La politica siracusana si prepara alla corsa per la presidenza dell’ex Provincia, e tutti garantiscono “aperture”

La sede dell'ex Provincia
La sede dell’ex Provincia

SIRACUSA – Ci si prepara, dopo quasi tre anni di commissariamenti, a dare una guida politica all’ex Provincia regionale, oggi Libero Consorzio di 21 Comuni, tanti quanti erano nel vecchio ente.

La legge varata dalla Regione prevede che il commissario regionale sia sostituito, tramiti elezioni di secondo livello, da un presidente eletto tra i sindaci con non meno di 18 mesi di attività amministrativa ancora da espletare dalla data delle votazioni.

Con il presidente si elegge anche la giunta, il tutto tra sindaci e consiglieri comunali, per evitare ulteriore costi.

E saranno quest’ultimi, oltre 400 in provincia di Siracusa, a formare l’assemblea elettiva che in autunno, non è stata decisa ancora una data, se ad ottobre o novembre (la cosa non è di secondaria importanza visto che incide sui famosi 18 mesi di attività dei possibili candidati alla presidenza), sceglierà i nuovi organismi che governeranno le vecchie Province.

Quelle che ancora si dovranno occupare della rete viaria, della manutenzione degli edifici delle scuole superiori, dell’assistenza alla disabilità, del monitoraggio dell’ambiente, e così via. Tutti compiti che sono rimasti nel limbo,  da quanto l’Ars, facendo seguito alla “rivoluzione” del governatore Crocetta, più di due anni fa, abolì le Province.

Insomma, si rimette in moto la politica per sceglierne la guida. E si rimettono in moto le alleanze o gli inviti alle “aperture”, come quelli fatti nei giorni scorsi dal segretario provinciale del PD, Alessio Lo Giudice, per ridare slancio e futuro ai nuovi Liberi Consorzi che, per qualcuno, starebbero per nascere già vecchi, con i vertici politici non eletti dai cittadini (bisogna che ogni ente modifichi il proprio statuto per poter dare questa potere ai cittadini), e i problemi di sempre, ad iniziare da quelli finanziari.

Comunque sia, l’invito di Lo Giudice a discutere nei prossimi giorni di cosa fare, è stato già accolto persino dal leader del Nuovo Centrodestra siracusano, il deputato regionale Vincenzo Vinciullo, già alleato del PD nel governo nazionale, ma non ancora a Palermo, e soprattutto a Siracusa dove svolge una attenta e rigida opposizione alla giunta Garozzo.

Il PD, d’altra parte, quale forza maggioritari in provincia, al momento è in pole position per la presidenza, con uno dei suoi sindaci, escluso Garozzo che pare non essere interessato, e stretti dai famosi 18 mesi e dalla data delle elezioni, potrebbe candidare uno dei suoi vice segretari, Orazio Scalorino, sindaco di Floridia (il mandato di Michelangelo Giansiracusa, sindaco di Ferla, scade prima dei 18 mesi, nel maggio 2016), o Roberto Bruno, sindaco di Pachino, e forse anche Rizza di Priolo o Mirarchi di Portopalo.

Mentre sul fronte del centrodestra potrebbe essere interessato il primo cittadino di Buccheri, Alessandro Caiazzo, e i 5 Stelle avanzare la candidatura del sindaco di Augusta Cettina Di Pietro. Per il resto non sembrano registrarsi altri segnali.

In questo panorama una finestra la apre anche il deputato regionale rosolinese, Pippo Gennuso, grande alleato del sindaco della sua città, Corrado Calvo.

Gennuso, dal canto suo, cogliendo il momento, invita le forze politiche alla responsabilità nel dare al Libero Consorzio un presidente di “spessore e grande levatura amministrativa”.

E naturalmente il suo gruppo è pronto nelle proposte.

«L’occasione di eleggere il presidente del Libero Consorzio dei Comuni – afferma l’on. Gennusoè un momento di grande responsabilità a cui tutte le forze politiche sono chiamate. Anche il nostro gruppo è pronto a contribuire al dibattito con delle proposte di spessore e grande levatura amministrativa, come deve essere richiesto a una figura che sarà un importante snodo per la politica e l’amministrazione del territorio. Chiediamo dunque a tutti un atteggiamento di responsabilità e di confronto con il territorio, per valorizzarne le sue risorse migliori. Allo stesso tempo chiediamo a coloro che si candidano alla presidenza di garantire una visione organica del territorio, mettendo da parte le partigianerie locali di alcune zone rispetto ad altre. L’ex Provincia di Siracusa rappresenta una delle unità amministrative più vivaci e promettenti, sia in termine di sviluppo economico, che sociale, ma rimane ancorata a vecchi problemi che vanno affrontati e risolti con lungimiranza. Ci auguriamo che il Libero Consorzio sia l’occasione per sperimentare una forma di politica agile ed efficace per una nuova pagina di rilancio del territorio».

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