Un’altro morto nell’area industriale di Priolo, un cancello schiaccia un operaio di 63 anni alla Coemi

INCIDENTE-COEMI

PRIOLO – Gli occhi sono ancora umidi di pianto alla zona industriale di Priolo per la morte, mercoledì, dei due giovani operai alla Versalis, Salvatore Pizzolo e Michele Assente, quando  questa mattina un’altra famiglia siracusana è in lutto.

Ancora un incidente sul lavoro, questa mattina, intorno alle 12, nell’area industriale siracusani, alla Coemi di Priolo, dove un operaio specializzato di 63 anni, Vincenzo Guercio di Carlentini è rimasto schiacciato da un pesante cancello uscito dai binari e finito sull’uomo.

Immediati i soccorsi e il trasporto in elicottero al “Cannizzaro” di Catania dove però l’operaio carlentinese, a causa delle fratture multiple subite e delle emorragie interne diffuse, non ce l’ha fatta.

Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri di Priolo, intervenuti sul posto,  Guercio, assieme ad altri due colleghi stava iniziando la manutenzione ad un cancello in ferro di notevoli dimensioni e peso, posto a delimitare due aree interne della ditta, per ripristinarne la regolare e completa apertura impedita da uno scorrimento difficoltoso delle ruote.

All’improvviso, per cause in corso di accertamento, l’uomo è rimasto schiacciato dal cancello fuoriuscito dal binario inferiore di scorrimento e, orami in disequilibrio per via dell’ingente peso, staccatosi dall’ancoraggio superiore.

Come si è detto, i soccorsi sono stati immediati, richiesti dagli stessi compagni di lavoro di Guercio, ma questi ha cessato di vivere poco dopo al “Cannizzaro” di Catania.

I Carabinieri di Priolo, su disposizione della Procura della Repubblica di Siracusa  hanno sottoposto l’area a sequestro ed iniziato a raccogliere ogni elemento utile a comprendere la dinamica del fatto ed accertare eventuali responsabilità.

Nell’attività di verifica i militari dell’Arma sono stati immediatamente affiancati dall’Aliquota N.I.C.T.A.S della Procura della Repubblica e da personale dello S.Pre.Sal del capoluogo aretuseo, per procedere congiuntamente alla disamina dell’evento.

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