Consiglio nazionale dei pensionati della Uil, al centro del confronto le condizioni e la tutela dei pensionati

Sergio Adamo e Stefano Munafò
Sergio Adamo e Stefano Munafò

SIRACUSA – La condizione e il rapporto dei pensionati al giorno d’oggi e nuovi elementi legislativi per la loro tutela. Ma anche i numeri, sulla base di un tesseramento che ha registrato dati positivi in vista della chiusura dell’anno.

Questi i principali temi su cui verterà il Consiglio nazionale della Uil Pensionati, al quale prenderanno parte il segretario generale territoriale DI Siracusa, Stefano Munafò, il segretario provinciale dei pensionati, Sergio Adamo, e Paola Gozzo, componente, assieme a Munafò e Adamo, del Consiglio nazionale che si riunirà domani e dopodomani a Tirrenia nel Lazio.

«I pensionati oggi si chiedono come il sindacato possa essere per loro un elemento rivendicativodice Adamovisto che i lavoratori possono rivendicare i loro diritti al datore di lavoro, mentre i pensionati no. I pensionati hanno diversi riferimenti, dai Comuni alle Asl, dall’Inps ad altri enti previdenziali. Ma spesso questi enti non rappresentano un vero e proprio punto di riferimento poiché cambiano i vertici e ci sono sempre nuovi elementi legislativi che non vanno verso la direzione dei pensionati. Ecco perché c’è il sindacato di questa categoria. Affinché il pensionato possa avere sempre un punto di riferimento a cui rivendicare i propri diritti. E noi, a proposito di tesseramenti e adesioni, chiudiamo in positivo questo 2015 visto che i dati sono positivi e la Uil da questo punto di vista è diventata importante per questa categoria sociale».

Argomenti di cui si è parlato anche in occasione del recente incontro regionale a Palermo, organizzato proprio dalla Uil Pensionati Sicilia, in collaborazione con le altre federazioni sindacali.

Uno dei punti all’ordine del giorno su cui si dibatterà, sarà poi quello del ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo.

«Nel 2012 ci fu il blocco totale della perequazione, ovvero la “scala mobile” delle pensioniaggiunge Adamo -. La Corte Costituzionale ha riconosciuto illegittimo questo decreto proprio perché ritenuto incostituzionale. Quindi è stato attuato un altro decreto che però non ha esattamente rimesso a posto le cose e il Governo in questo si è dimostrato ancora una volta inefficace poiché ha solo preso in giro la gente. Per cui la Uil Pensionati, attraverso il suo segretario generale nazionale Romano Bellissima, ha deciso di fare un ricorso collettivo alla Corte Europea dei diritti dell’uomo per contestare la mancata attuazione da parte del Governo della sentenza della Corte Costituzionale del 2015. Questo atto cercherà di fare in modo di far recuperare ciò che i pensionati hanno perso e da qui, la necessità di rivolgersi ad uno studio legale proprio per mettere la parola fine a questa vicenda».

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