Non si può porre fine alla gratitudine, così come al riconoscimento, per i tanti che scelsero di stare dall’altra parte e di dare, seppur in vari ruoli, il loro contributo, sino ad immolare la propria vita, per liberare l’Italia dal nazifascismo.
Per garantire Libertà, Democrazia, Giustizia, Pari Opportunità e Dignità, a tutti i cittadini, senza discriminazione alcuna, come riportato nel testamento lasciato alle future generazioni: la Costituzione.
Valori e principi che oggi sempre più vengono disattesi e che bisogna difendere, perché parte fondamentale della nostra identità.
Una pagina di storia, il 25 Aprile di 71 anni fa, e il significato della Liberazione, che sfumano nella nebbia dell’indifferenza, tanto da non essere più ricordati in molte scuole, nelle famiglie, nelle comunità, e in tanti Comuni, che magari ricordano l’appuntamento più frivolo, ma non il sacrificio dei nostri padri.
Eppure, in un Paese con mille “disuguaglianze”, dove non tutti i cittadini hanno le stesse “opportunità” e “pari dignità“, ad iniziare dal lavoro, dall’istruzione e dalla sanità, per finire ai servizi, dove non si smette mai di lottare, il messaggio ed i valori della Liberazione dovrebbero rappresentare la “speranza”, l’obiettivo delle nostre quotidianità.
Buon 25 APRILE !