Sempre più migranti morti nel Canale di Sicilia e sbarchi, Zappulla (Pd) scrive al Alfano per avere risorse a Siracusa

Uno dei tanti soccorsi nel Mediterraneo
Uno dei tanti soccorsi nel Mediterraneo

SIRACUSA – E’ una vera e propria strage di innocenti, quella che nell’arco di una settimana si è consumata nel canale di Sicilia nei tre naufragi che le cronache di questi giorni hanno raccontato. Secondo i dati fornita dall’agenzia dei rifugiati dell’Onu, l’Unhcr, sarebbero infatti 700 le vittime delle ultime tre tragedie consumatasi nel Mediterraneo la scorsa settimana.

E con la chiusura della rotta balcanica il flusso migratoria si sta nuovamente riversando nelle traversate del Canale di Sicilia con i drammi che ormai conosciamo. In quest’ultima settimana, sempre secondo i dati Unhcr sarebbero stato oltre 12 mila i migranti soccorsi dalle navi, in particolare quelle italiane, impegnate nell’operazione Triton.

Molti dei soccorsi arrivano in Sicilia e nel porto di Augusta, dove da anni non c’è più sosta nel sistema dell’accoglienza.

«I dati parlano già da soliafferma il parlamentare nazionale siracusano del Pd, Pippo Zappulla, che ha scritto al ministro Alfano – la Sicilia è la regione italiana che ha accolto il numero più alto di immigranti nel 2015. Su un totale di 130.442 in  Italia 87.383  sono sbarcati e accolti in Sicilia. La provincia di Siracusa, sempre relativamente al 2015 è la provincia della Sicilia che ha registrato il maggior numero di sbarchi (69) con 22.846 immigrati accolti. Si è passati dai 1.090 presenze del 2012 (con il picco di 43.844 del 2014, ma stiamo parlando dell’anno con 112 sbarchi ad Augusta nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum e poi Triton) ai 22.846 del 2015 e ai 7.488 già registrati a metà maggio 2016. E, purtroppo, continuano a registrarsi tragedie nel Canale di Sicilia con il Mediterraneo che diventa sempre più il  mare della morte e del cimitero per troppi uomini, donne e bambini innocenti, invece che il mare della solidarietà e della convivenza».

L'on. Pippo Zappulla
L’on. Pippo Zappulla

A destare preoccupazione poi sono i dati relativi ai minori non accompagnati, che Zappulla riepiloga e scorre, come i grani di un triste rosario, per chiedere al ministro dell’Interno più attenzione e più risorse per la provincia di Siracusa.

«Questi dati, inoltre, se letti alla luce dell’arrivo dei minori non accompagnatiaggiunge il parlamentare siracusanodiventano davvero impressionanti. Infatti, nel 2012 sono arrivati 145 minori ma nessuno da solo. Mentre già nel 2013 sono 3.652 di cui ben 1.159 non accompagnati. Ottomila 564, di cui non accompagnati 3.910, nel 2014, ben 1.749 su 2.873 nel 2015 e dato ancora più drammatico nei primi mesi del 2016 su 970 minori ben 966 sono non accompagnati.

I dati, pur sommari e sintetici, dimostrano e testimoniano, infine, che la Sicilia e la provincia di Siracusa sono ormai e da tempo al centro dei flussi migratori ed è assolutamente improponibile ragionare in termini di fenomeni transitori in una logica di emergenza. Nell’ambito di una indispensabile e forte azione che l’Italia sta conducendo in Europa affinchè la questione immigrazioni diventi finalmente una vicenda di tutti i Paesi della Comunità europea, è necessario che il Governo nazionale, con il ministro Alfano, dedichi più attenzione e più risorse alla provincia di Siracusa. Allo stato, dalle notizie in mio possesso, le strutture autorizzate e accreditate nel nostro territorio consentono la contemporanea accoglienza di 550 adulti e 450 minori non accompagnati, e come è facilmente intuibile sono numeri assolutamente inadeguati a gestire seriamente e dignitosamente i flussi e le presenze. Ma mentre per gli adulti esiste una cabina di regia nazionale – conclude l’on. Zappulla – che consente la pressoché immediata dislocazione in altri capienti centri provincie e regioni, per i minori accompagnati non esiste, pur essendo stato più volte annunziato, neanche a livello regionale. Scaricando di fatto sui singoli Comuni la responsabilità, l’incombenza e la capacità di accoglienza e di sicurezza».

Please follow and like us:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

RSS
Follow by Email
Linkedln
Share