Francofonte, le selezioni per 20 volontari del Servizio Civile Nazionale slittate “sine die” diventano scontro tra M5S e PD

Il Palazzo Municipale di Francofonte
Il Palazzo Municipale di Francofonte

FRANCOFONTE – Polemica a Francofonte sulla data di svolgimento delle prove e dei colloqui selettivi per la scelta dei 20 volontari dei progetti di Servizio Civile Nazionale approvati al Comune (“Tutti a scuola 2015” – “Anziani insieme 2015” – “Vivere verde 2015”). 

I giovani che hanno presentato domanda, rispondendo al bando pubblicato dal Comune agrumicolo, lo scorso 24 agosto si sono presentati per le selezioni, scoprendo però che le prove ed i colloqui erano stati spostati “a data da destinarsi” “per  improvviso malore del presidente, dott. Giuseppe Casella”, dirigente del 2° Settore.

Nessuna comunicazione, sarebbe stata inoltrata da parte del Comune ai partecipanti, come denunciano il locale Movimento 5 Stelle, e alcuni dei giovani partecipanti che presentatasi al Comune sono stati “rinviati a sine die”.

Al di là della data e della mancanza di informazione,  e qualcuno aggiunge anche di “rispetto” nei confronti dei giovani cittadini partecipanti al bando, tenuti all’oscuro, se non successivamente con una nota su Facebook, sempre più diventato un sito istituzionale, la polemica si è trasformata in uno scontro politico tra il Movimento 5 Stelle, e il locale Circolo del PD, di cui è segretario proprio il dirigente dei servizi Sociali del Comune, e al quale aderisce il sindaco Salvatore Palermo.

«Ma è normale che anche nelle vicende più semplici che appartengono alla gestione amministrativa di questo Comuneafferma Giuseppe Messina del meetup  M5S di Francofonte -, in questo caso il concorso per i progetti del servizio civile, si debbano innescare meccanismi anomali e perdonateci, di poca serietà e rispetto, che contribuiscono a minare la credibilità e la fiducia nei confronti di coloro che dovrebbero gestire e garantire il Bene Comune? Come in tutti i Comuni, partono i progetti per il servizio civile, viene indetto il bando e nominata la commissione e chi è il presidente di commissione? Il “factotum” , dottor Pino Casella, già Dirigente nel nostro Comune, nonché segretario del Pd locale, partito politico a cui appartiene il nostro sindaco. Da cosa nasce la polemica? Una partecipante, la stessa mattina della prova annullata per l’indisponibilità del dott. Casella, ritornando verso casa avrebbe notato la presenza dello stesso nei pressi di via Idria e, ingenuamente, esterna su FB la sua perplessità sulla gravità delle condizioni di salute che avrebbero costretto il presidente della commissione a non presentarsi per garantire il regolare svolgimento delle prove. Quest’ultimo – prosegue Messina – invece di spiegare l’equivoco con umiltà e senso di responsabilità per il ruolo che ricopre, la taccia di “omertà”, comportamento per cui ci indigniamo. E non vogliamo neanche considerare le allusioni del dottor Casella al fatto che la ragazza in questione, attivista del M5S, sia anche figlia di un nostro riconosciuto attivista, e che quindi potrebbe esserci una strumentalizzazione politica e anzi, rimandiamo al mittente tali insinuazioni. In tutto ciò, il signor sindaco tace, non tenta neanche di rassicurare le incertezze che non appartengono soltanto alla partecipante in questione ma a tutti quei ragazzi che il 24 hanno vissuto la stessa esperienza».

L’esponente del M5S francofontese fa riferimento al fatto che il dirigente del Comune, rispondendo alle perplessità della giovane concorrente (che evidentemente si sarebbe potuta anche sbagliare), la invitava a denunciare quanto visto agli organi competenti, trattandosi di un reato grave, l’eventuale simulazione, senza essere “omertosa”.

Non solo, ma visto che la polemica ormai ha preso fuoco, Messina si chiede, e nello stesso tempo pone l’interrogativo all’Amministrazione, su quante fossero le domande dei giovani partecipanti alla selezione dei 20 volontari.

 «A propositoaggiunge l’esponente del M5S –  ma è lecito sapere quanti erano i candidati che  dovevano sostenere la prova visto che ci risulta la presenza di non più di sei concorrenti a pochi minuti dal colloquio,  considerando che i posti messi al bando sono 20? Se il malore è stato improvviso e non ha consentito di avvisare in tempo e in maniera rispettosa e civile i concorrenti della posticipazione della prova, come mai alcuni candidati non erano presenti? E le selezionatrici dell’AS.SO.D, facenti parte della commissione e provenienti da altri Comuni, anch’esse immaginiamo non siano state avvisate…e adesso chi le paga? Alla luce delle risposte del presidente della commissione alla candidata che ha mostrato perplessità – conclude Giuseppe Messina –  ci chiediamo se non sia saggio provvedere alla sua sostituzione onde rischiare di inficiare la legittimità del bando di concorso e dover far ricorso alle già stremate casse comunali per affrontarne le possibili conseguenze. Ad ogni modo, anche negli eventi più banali, ci ritroviamo a registrare l’assenza di comunicazione (se non in forme arroganti e sprezzanti) nel rispetto della trasparenza e della civiltà da parte delle figure istituzionali, anche giusto per provare a creare un clima di fiducia e collaborazione soprattutto rivolgendosi a cittadini più giovani che in questo momento sono i più delusi da un sistema creato dagli adulti, che sembra precludergli un futuro migliore, se non lontani da qui».

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