L’intervento dell’ambasciatore americano favorevole alla Riforma Costituzionale è stata salutata con il solito garbo istituzionale dal fronte partigiano del NO e bollato come un ingerenza nei fatti di casa nostra.
La questione ha catturato l’attenzione del taciturno Presidente della Repubblica pronto a riaffermare il principio dei principi: la sovranità appartiene al popolo.
Finalmente! Il popolo sovrano conta. Grazie ai suoi servitori, con estrema determinazione ha rispedito al mittente le provocazioni.
Morale e sunto della favola.
Matteo Renzi nelle vesti del cattivo dittatore Pinochet deve essere abbattuto ed i partigiani si sono uniti per resistere e liberare l’Italia, con e senza Referendum.
Ecco, il SI al referendum porterebbe un risultato immediato.
Impostare in un angolino quel residuato bellico di una vecchia classe dirigente, non solo politica, malata di poltronismo, incapace di guardare al futuro, specializzata nel pregiudizio del diverso e nell’inconcludente conflitto.
Schauble minacciava sfraceli…. Obama ammoniva Londra… e il popolo inglese se la rideva delle due neo-cassandre decidendo per la brexit. Ora il rappresentante di washinton invita gli italiani a scegliere il ‘si’. Fra un paio di mesi scopriremo se anche noi abbiamo le palle o se siamo solo timorosi pecoroni.