Precari dei Comuni, incontro dell’assessore regionale Lantieri col governo nazionale per la stabilizzaione, si dei deputati PD

Il sottosegretario Angelo Rughetti
Il sottosegretario Angelo Rughetti

PALERMO – Il problema della stabilizzazione dei precari della Regione Sicilia, impegnati nei Comuni, dopo i fitti incontri dei giorni scorsi con le forze sindacali e l’Anci, si sposta, com’era in programma, sul tavolo del governo nazionale.

Pertanto, mentre i Comuni attendono ancora dalla Regione i finanziamenti per gli stipendi 2015, oltre che dell’anno in corso, per il personale contrattista, la soluzione prospettata dal governo regionale di dare vita ad un incubatore unico dei 15 mila precari siciliani, in questo caso la società Resais, da dove poi poter attingere garantendo comunque livelli, categoria e professionalità acquisite in questi anni dai lavoratori, torna sul tavolo del governo nazionale che, come richiesto dall’Europa, aveva posto dei paletti allo “strano” fenomeno siciliano.

Ieri l’assessore alle Autonomie Locali, Luisa Lantieri, e il dirigente generale dell’assessorato, Giuseppe Morale, hanno incontrato il  sottosegretario alla Funzione Pubblica, Angelo Rughetti, per sottoporgli il progetto che potrebbe portare a porre la parola fine ad una vicenda che ormai si trascina da un ventennio.

A Rughetti è stato chiesto, altresì, oltre alla fattibilità dell’operazione, anche la possibilità dell’allargamento delle piante organiche dei Comuni in modo da poter assorbire i 14.500 precari degli Enti Locali e il migliaio di lavoratori in esubero delle ex Province.

Il progetto, naturalmente, prevede impegni legislativi oltre che dell’Ars, anche del governo nazionale, e il sottosegretario Rughetti si è dichiarato disponibile a valutare la fattibilità dell’operazione.

In tal senso, tra l’altro, si legge la richiesta d’incontro che stamane i deputati siciliani del PD alla Camera hanno presentato, tramite l’assessore Luisa Lantieri, al presidente della Regione, Rosario Crocetta, per definire le problematiche relative ai precari, prevedendo un intervento nella legge di bilancio già pronta per essere discussa.

 “In questi giorni si stanno svolgendo diverse iniziative promosse dai Comuni sul tema del precariato negli Enti pubblici sicilianiscrivono i 19 parlamentari, tra questi i siracusani Sofia Amoddio e Pippo Zappulla -. La larga partecipazione dei lavoratori interessati, dei sindaci, amministratori e delle organizzazioni sindacali, testimoniano l’interesse che riveste il problema, non solo per l’altissimo numero di soggetti coinvolti ma anche per le refluenze che può avere, l’una o l’altra soluzione, sui servizi che vengono erogati ai cittadini e sulla vita di intere famiglie.Nel corso di questi incontri, alcuni dei quali anche a carattere informale, abbiamo potuto costatare quanta preoccupazione si sia diffusa tra i lavoratori e gli amministratori comunali sulle ipotesi di soluzione del problema di cui al momento si discute. Inutile ricordare la complessità della materia, per le implicazioni di carattere giuridico, funzionale e lavorativo che la questione riveste per la Pubblica Amministrazione e per i lavoratori interessati. Tuttavia, è ormai opinione comune che sia necessario mettere la parola fine ad una vicenda che si trascina da oltre un ventennio, con tutte le complicazioni che questo ha comportato e comporta. Sappiamo che il governo della Regione sta per adottare (o ha già adottato) dei provvedimenti volti a risolvere definitivamente il problema ed a tale scopo ha avuto incontri ed  interlocuzioni con il governo nazionale. Considerato però che con ogni probabilità una soluzione definitiva potrebbe comportare la necessità di un intervento del Parlamento nazionale, chiediamo di promuovere, prima possibile, un incontro tra rappresentanti del governo regionale e nazionale, i parlamentari di maggioranza di Camera e Senato e, possibilmente, i deputati regionali, allo scopo di concertare una ipotesi risolutiva del problema che noi, per la parte che ci compete, sosterremo in Parlamento. Tenuto conto altresì che a giorni – concludono i deputati del PD – partirà l’iter parlamentare della legge di bilancio, nella quale potrebbero avere allocazione eventuali norme che riguardino il tema che ci preoccupa, riteniamo che la questione rivesta una certa urgenza in vista dei passaggi parlamentari”.

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