Roma – Nella giornata di ieri, 2 ottobre, nel giorno dell’anniversario della nascita del Mahatma Gandhi, si è celebrata in tutto il mondo la Giornata Internazionale della Nonviolenza. La ricorrenza fu voluta e istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 15 giugno del 2007 e celebrata, per la prima volta, nell’ottobre di quello stesso anno.
«La nonviolenza è la più grande forza a disposizione del genere umano. – diceva Gandhi –. È più potente della più potente arma di distruzione che il genere umano possa concepire».
Questa giornata, per avere senso, deve essere colta come un’occasione per divulgare il messaggio della nonviolenza e per educare ad agire seguendo i valori di una cultura fondata sulla pace, sulla giustizia e sulla libertà.
Questi sono, in fondo, i principi di cui Gandhi si fece ispiratore e portatore in quando profeta della politica nonviolenta come strumento universale e metodo alternativo alla guerra.
“L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”, così dice, del resto, l’articolo 11 della nostra Costituzione.
Da ieri, in tutta Italia è partita la raccolta di firme per la “Campagna per la Difesa Civile, non armata e non violenta”. Con questa Legge viene proposta l’istituzione di una difesa civile alternativa a quella militare, finanziata sia dal bilancio statale sia dai cittadini che avranno la possibilità di scegliere anche questa opzione nella loro dichiarazione dei redditi.
Un’altra iniziativa viene, invece, dal web: il sito “Construyamos espacios no violentos” http://www.espaciosnoviolentos.net/ (costruiamo spazi nonviolenti) ha lanciato una campagna virtuale su vari social networks – quali Facebook, Twitter o Google+ – invitando ciascuno a pubblicare un selfie sulla propria pagina che abbia per tema la nonviolenza, accompagnato dall’hasthag #nonviolenceday.