Un Palazzolo “sfortunato” ma anche sprecone non riesce a superare il Milazzo fermando il risultato sullo 0-0

La rete annullata al Palazzolo

PALAZZOLO – Pesa non poco, sul risultato finale di 0 a 0, il gol “fantasma” di Messina non visto dal direttore di gara che, insieme ad una lunga serie di occasioni fallite e a tanta sfortuna, hanno impedito ai gialloverdi di battere il Milazzo nella gara valida per la seconda giornata di ritorno del campionato d’Eccellenza.

Palazzolo: Aglianò, Boncaldo, Carpinteri, Baiocco, Chiavaro, Ricca, Fichera (49′ st Nobile), Grasso, Messina (7′ st Bayon), Filicetti, Porto. A disp. Latino, Accardo, Serrantino, Calabrese, Conselmo. All. Strano

Milazzo: Ingrassia, Rizzo, Raia, D’Arrigo, Tricamo, Matinella, Cannavò (1′ st Cucinotta, 38′ st Leo), D’Anna, Ancione, Lucarelli, Genovese (31′ st Quadri). A disp. Di Dio, Porcino, Leo, Mandanici, Rasà. All. Rufini

Arbitro: Bozzetto di Bergamo, assistenti Mazzarisi e Ciappa di Caltanissetta

Palazzolo che quest’oggi ha fatto la sua buona partita, fornendo una delle migliori prove stagionali, ma che, per via dell’imprecisione e grazie anche ad un’ottima disposizione difensiva del Milazzo, non è riuscito a conquistare l’intera posta in palio nonostante la mole di gioco e le occasioni costruite.

Iblei che partono molto forte sfiorando il gol del possibile vantaggio già al 1′ con un gran tiro di Baiocco dai tenta metri che sfiora la traversa. All’11’ è ancora Baiocco a proporsi e a rifinire con un preciso cross l’attaccante Fabio Messina, il quale, nella circostanza, prova un’acrobatica rovesciata senza inquadrare la porta.

Ospiti che sembrano soffrire non poco le trame di gioco dei gialloverdi ma che, al 22′, si rendono pericolosissimi con un tiro ravvicinato di Cannavò che termina di poco alto. Al 27′, sempre per il Milazzo, è Genovese ad effettuare un tiro-cross parato in due tempi da Aglianò.

Alla mezz’ora, sul versante opposto, è Grasso, di testa, a sfiorare clamorosamente il palo su corner di Fichera mentre un minuto più tardi lo stesso centrocampista, di sinistro, spedisce il pallone sull’esterno della rete.

Al 32′, sugli sviluppi di un cross di Fichera deviato da un difensore milazzese, il portiere Ingrassia, con i pugni, salva la sua porta dalla capitolazione.

Al 38′ l’episodio incriminato e più discusso della gara, con i gialloverdi che gridano al gol dopo il colpo di testa vincente di Messina, che schiaccia il pallone sull’angolo battuto da Fichera facendogli oltrepassare la linea di porta dopo aver toccato la traversa e prima di essere rinviata da D’Arrigo.

Il direttore di gara, però, dopo che inizialmente sembrava intenzionato a concedere la rete dirigendosi verso il centrocampo, decide di far proseguire il gioco tra le proteste dei calciatori palazzolesi. Come si vedrà nel post partita dalle immagini e dai numerosi fotogrammi, il pallone sembrava aver effettivamente superato la linea.

In chiusura di tempo è Filicetti, in campo nonostante le non perfette condizioni, a sfiorare il palo con una punizione dai venticinque metri.

La ripresa si apre con l’infortunio rimediato dall’attaccante Messina, che viene sostituito dallo spagnolo Samuel Garcia Bayon, all’esordio assoluto in Italia e con la maglia gialloverde.

Al 69′ è di nuovo Filicetti, ben servito centralmente da Baiocco, a calciare forte ma centrale con Ingrassia che para a terra. Al 75′ ancora una buona occasione sprecata dalla formazione iblea con Porto che entra in area e mette il pallone in mezzo per Grasso, il quale manca la deviazione vincente.

Il gol del Palazzolo sembra cosa fatta al minuto 80, ma è la traversa a salvare il Milazzo in seguito al corner di Filicetti e al colpo di testa a botta sicura di Fichera che termina sul legno a portiere battuto.

Al 90′, infine, la squadra ospite sembra spacciata ma il portiere Ingrassia si rende protagonista di una grandissima parata salva-risultato sul tocco ravvicinato di Grasso.

Da segnalare, al 93′, con la formazione gialloverde tutta riversata in avanti alla ricerca del gol, l’espulsione per doppio giallo rimediata da Chiavaro e la parata di Aglianò sul diagonale da posizione defilata di Ancione.

 

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