Non camminava per una deformazione agli arti inferiori, migrante ospite a Canicattini operato “ritrova una nuova vita”

Le immagini della grave deformazione agli arti e l’intervento eseguito dall’equipe del dottor Lombardo

CANICATTINI – Potrà finalmente tornare a camminare e a pensare ad una vita migliore, il giovane migrante 18enne, Mohamed Sambe, ospite dello  Sprar “La Pineta” di Canicattini Bagni, sottoposto nei giorni scorsi ad un delicato e complesso intervento di chirurgia ortopedica realizzato ne centro specializzato di Villa Salus di Augusta, dall’equipe medica diretta dal chirurgo ortopedico Emanuele Lombardo.

Un intervento che ha permesso al giovane migrante di superare la condizione di handicap fisico che ha finora accompagnato la sua crescita. E potrà adesso guardare al futuro con prospettive più confortanti.

La struttura sanitaria, in convenzione con il Servizio sanitario nazionale ha preso in carico il giovane afflitto da una gravissima deformazione agli arti inferiori, una malformazione infantile probabilmente dovuta alla denutrizione.

Il giovane migrante per tutta la sua vita ha avuto enormi difficoltà anche semplicemente a camminare. I suoi piedi non sono mai stati paralleli ma quasi perpendicolari. L’intervento rdo ha permesso di superare questa patologia.

«Dopo un attento studio radiografico e una tac, abbiamo analizzato la malformazione dovuta principalmente al femorespiega il dottor Emanuele Lombardo -. Siamo intervenuti in contemporanea su entrambi gli arti inferiori, con un significativo e delicato intervento di osteotomia del terzo distale del femore procedendo ad una derotazione e ad un allineamento dalla testa del femore fino alle caviglie. Sono state applicate delle placche in titanio nel terzo distale del femore con l’obiettivo di realizzare delle osteotomie correttive. Avrà bisogno adesso di una lunga riabilitazione – conclude Lombardo -. I suoi arti si devono adattare ad una situazione che risulta praticamente nuova al suo stesso schema mentale».

Una forte emozione, quella provata dal giovane migrante appena sveglio. È scoppiato subito a piangere perché per la prima volta nella sua vita i suoi alluci si toccavano. Tra qualche mese potrà camminare come fa qualsiasi persona.

«Sono venuto in Italia e ho trovato la mia saluteracconta in francese Mohamed Sambe –. Ringrazio il dottor Lombardo, l’equipe medica di Villa Salus e l’Italia intera perché mi hanno donato il mio futuro».

Fuggito dall’Africa, dalla guerra civile che gli ha strappato anche i suoi familiari più cari, il giovane Mohamed è andato dapprima in Algeria, per cercare lavoro, ma il suo handicap è sempre stato un limite. Disperato, si è trasferito in Libia dove, prima di imbarcarsi verso l’Europa, è stato trattenuto in una sorta di prigionia.

Poi è approdato a Pozzallo ed infine è stato trasferito nel centro Sprar di Canicattini Bagni, assistito dall’equipe dell’associazione “La Pineta” di Grammichele il cui presidente Mario Mineo ha subito compreso le gravi condizioni del ragazzo.

«Alla fine sono riuscito ad imbarcarmi con la speranza di una vita migliore – conclude il giovane migrantema non avrei mai immaginato di poter essere sottoposto ad un intervento medico che mi permettesse di superare il mio handicap fisico. In Italia ho ritrovato la mia nuova vita. Escludo di tornare in Africa. Adesso, grazie alla mia nuova condizione, potrò cercare lavoro in Europa e spero di poterlo presto trovare. Ringrazio infinitamente l’Italia per aver realizzato il mio sogno».

 

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