Grande successo di pubblico per i giovanissimi attori del corso di teatro della compagnia “Le Maschere” di Canicattini

I piccoli attori con i loro insegnanti dela compagnia “Le Maschere”

CANICATTINI – Una standing ovation degna di un vero pubblico delle grandi occasioni, quella che sabato scorso, al teatro Teamus di Canicattini Bagni, ha accompagnato l’inchino finale dei piccoli attori della compagnia canicattinese “Le Maschere”, protagonisti della commedia, recitata interamente in siciliano, dal titolo “San Giuvanni decullatu”.

Una rappresentazione che fatto tanto divertire la platea, attraverso la storia di Mastru Austinu, impersonato da Salvatore Miceli, il quale si trova a contemplare e non solo, l’immagine di San Giovanni decollato. Agostino, infatti, da tempo attende con fervore, una “grazia” dal Santo, cioè quella di rendere muta la moglie Gna’ Lona, interpretata da Concetta Cascone.

A rendere ancora più ingarbugliato l’intreccio ci pensa sempre Agostino che all’insaputa della figlia Serafina (Chiara Garro) e della moglie, promette ad Orazio Funcidda, u’ lampiunaro (Gianmarco Sigona), le nozze fra lui e la figlia. Ma Serafina ha in mente altri progetti e, pertanto, rifiuta categoricamente di sposare Orazio, per cui pensa bene di organizzare la tradizionale “fuitina” insieme al suo innamorato, il giovane studente Don Ciccino (Pierfrancesco Gionfriddo). E così celebreranno il matrimonio civile a casa dei nonni di Don Ciccino: Massaru Caloriu (Nicolas Gionfriddo) e Massara Prudenzia (Carla Bordonaro).

In famiglia finalmente ritorna l’armonia  e si trova perciò riunita  sotto l’immagine del Santo che arriva al punto di concedere ad Agostino la tanto agognata “grazia” e rendere finalmente muta la petulante moglie Gna’ Lona.

Presenti sulla scena anche: la za’ Petra, faccendiera (Graziana Adelizzi), Mara, donna del vicinato (Giada Ricupero), Cuncetta (Michelle Tuccitto), Zenna (Agata Petrolito), Aita (Maria Clara Bordonaro), il Sindaco (Carmelo Gervasi), il Segretario comunale (Alberto Ferla), Peppi l’orvu (Sebastiano Cugno), Maruzza (Anita Amatore), Mastru Oraziu, calzolaio, (Leonardo Liistro) e Pràzzitu u bannista, (Bryan Cugno ).

L’iniziativa intrapresa dalla compagnia teatrale canicattinese, che ha visto protagonisti i piccoli attori che per un anno hanno seguito le lezioni di “Avvicinamento al teatro”, è giunta quindi al termine, riscuotendo un grande successo tra il numeroso pubblico accorso al Teamus. Soddisfatti il direttore artistico, Salvatore Di Mauro, e la regista Giusy Mara Ricupero, che in questi mesi hanno seguito ed insegnato l’arte del recitare ai loro piccoli colleghi.

«È stato un anno fantastico con dei bambini stupendiha affermato Nunzio Mozzicato, presidente della compagnia “Le Maschere  – che hanno mostrato sin dall’inizio un vivo entusiasmo ed interessamento al teatro e alla recitazione. Tutti i bambini si sono calati perfettamente nelle parti loro assegnate e ne è venuto fuori uno spettacolo che ha sorpreso pubblico, intervenuto ad assistere».

Miceli – Amenta – Mozzicato – Ricupero

Al termine dello spettacolo, due rappresentanti dei genitori, Cristina Amato e Concetta La Rosa, hanno donato alla compagnia “Le Maschere” una targa in ricordo dell’anno trascorso insieme e delle emozioni che i loro figli hanno saputo dare con questa rappresentazione finale, con l’augurio che sia per loro soltanto il primo passo verso il lungo ed entusiasmante percorso del teatro e della recitazione, in grado di regalargli grandi soddisfazioni.

A consegnare ai piccoli attori gli attestati di partecipazione al corso di “Avvicinamento al teatro” sono stati il  sindaco, Paolo Amenta, e l’assessore allo Spettacolo, Marilena Miceli. I due amministratori non hanno mancato di sottolineare l’importanza dell’iniziativa culturale ed educativa intrapresa da “Le Maschere”.

 

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