Tre Comuni, Siracusa, Canicattini Bagni e Noto, insieme dicono NO al mega impianto fotovoltaico di 67,421 MWp su 100 ettari di terreno agricolo che cambierà l’ecosistema sugli Iblei

L’impianto alle porte di Canicattini Bagni metterebbe a rischio, deturpandolo e stravolgendolo un ampio territorio di grande pregio naturalistico, paesaggistico e storico, al centro dei siti Unesco di Siracusa, Noto, Palazzolo Acreide e Pantalica

(foto dal web)

I sindaci delle città di Siracusa, Francesco Italia, di Canicattini Bagni , Marilena Miceli, e di Noto, Corrado Bonfanti, con il vice presidente di AnciSicilia e presidente del Consiglio comunale di Canicattini Bagni, Paolo Amenta, hanno inteso incontrarsi, al fine di addivenire ad unica azione di opposizione alla ripresentazione al Comune di Canicattini Bagni per il procedimento V.I.A. e P.AU.R., da parte della società Lindo s.r.l., con sede in via Nairobi 40 00144 Roma, del progetto relativo alla costruzione di un mega impianto industriale fotovoltaico a terra, collegato alla RTN potenza nominale 67,421 MWp, su un terreno agricolo di oltre 100 ettari, in località Cavadonna nei territori dei Comuni di Siracusa, Canicattini Bagni e Noto, la cui eventuale realizzazione metterebbe a rischio, deturpandolo e stravolgendolo irrimediabilmente, un ampio territorio alle porte dell’altopiano ibleo, di grande pregio naturalistico, paesaggistico e storico, al centro dei siti Unesco di Siracusa – Noto – Palazzolo Acreide e Pantalica oltre che la visione strategica di sviluppo dei territori interessati.

Pertanto, i sindaci Francesco Italia, Marilena Miceli e Corrado Bonfanti, a nome e per conto delle rispettive Municipalità e delle proprie Comunità, preso atto della comune condivisione strategica del futuro dei propri territori nell’area iblea, ricadenti, tra l’altro, nel documento cartografico unitario del “Parco Nazionale degli Iblei” il cui iter procedurale è già avviato da parte Ministero, nel ribadirne la vocazione agricola, turistica, ricettiva, gastronomica e culturale, e di tutela e conservazione dei caratteri tipici del paesaggio agrario, sottolineano la loro netta opposizione ed assoluta contrarietà alla realizzazione dell’impianto industriale fotovoltaico proposto dalla Lindo s.r.l., che di fatto modificherebbe radicalmente lo stato dei luoghi ed ancor più la visione strategica e programmatica di sviluppo ecosostenibile dei propri Comuni.

Il progetto della Lindo s.r.l., prevede, infatti, la collocazione  di una distesa di pannelli montati su strutture a inseguimento monoassiale in configurazione bifilare, in almeno un milione di metri quadri di terreno in località Cavadonna, tra l’area artigianale alle porte di Canicattini Bagni e Siracusa, con l’energia prodotta veicolata mediante un cavidotto MT (media tensione) interrato, lungo circa 10 km, transitando da 67 cabine inverter, 5 cabine MT, 1 controllo room, una cabina di consegna e una cabina utente di trasformazione MT/AT (da media ad alta tensione)  realizzata in adiacenza alla costruenda sottostazione AT di proprietà di Terna in località Case Sant’Alfano, in territorio di Noto ridosso di Canicattini Bagni.

Pertanto, al fine di salvaguardare e tutelare la preziosa risorsa costituita dal suolo ed in particolare del paesaggio agrario, esprimono la loro sinergica condivisione delle criticità al progetto della Lindo s.r.l., trasmesse al Dipartimento dell’Ambiente dell’A.R.T.A. e agli altri Enti di competenza, attraverso i reiterati  pareri negativi apposti dal Settore Territorio del Comune di Siracusa e dall’Ufficio Tecnico del Comune di Canicattini Bagni, e riaffermate nella deliberazione della Giunta comunale di Siracusa n.64 del 26/04/2019, nelle deliberazioni della Giunta comunale di Canicattini Bagni n. 48 del 05/04/2019 e n. 28 del 23/04/2020 e nelle conseguenti delibere di Consiglio comunale di Canicattini Bagni n. 13 del 15/04/2019 e n. 6 del 29/05/2020; che qui si ripropongono ed interamente si riconfermano nei contenuti.

  • In prossimità del sito dove dovranno realizzarsi i campi fotovoltaici è stato individuato dalla Regione Sicilia – Assessorato Regionale BB.CC.AA.  un tratto di paesaggio percettivo – panoramico (Canicattini Bagni – Bivio Masseria Gozzo, per una frazione di Km. 4,85, riportato nelle Linee Guida del Piano Territoriale Paesaggistico Regionale che con la realizzazione dell’opera sarebbe gravemente deturpato con nocumento e perdita dell’area censita come paesaggio naturale dall’autorità regionale che viceversa va salvaguardata e tutelata.
  • La morfologia delle aree con carattere tipicamente rurale dell’altopiano degli Iblei sarebbe irrimediabilmente trasformata a discapito della collettività e del bene comune. Si modificherebbe, in virtù anche di un aumento di almeno 6/10 gradi della temperatura, la conformazione vegetale e la biodiversità  che maggiormente domina gli Iblei cioè la macchia mediterranea con ampi tratti di prateria mediterranea a gariga. 
  • La realizzazione dell’intero impianto fotovoltaico incide negativamente ai fini dell’impatto paesaggistico e visivo dell’intera zona deturpando l’alto piano ibleo. Ogni cittadino ponendosi nei pianori di Contrada Cozzo-Guardiole a Noto oppure dalle Contrade  Bosco di Sopra e Bosco di Sotto e/o dalla Contrada da Bagni, tutte a Canicattini Bagni, e ancora da lato sud dell’altopiano ricadenti nei Comuni di Avola e di Noto, così come sui rilievi posti a nord del Comune di Priolo Gargallo e frazione di Belvedere (SR), l’impianto impatterebbe con la vista del comune cittadino. La relazione di Sintesi non tecnica del progetto, pag. 20, riconosce che: L’unica forma di impatto significativo, e potenzialmente negativo, derivante dalla realizzazione del progetto è ascrivibile al suo inserimento nel contesto paesaggistico dell’area. E infatti, posizionandosi nel centro storico di Ortigia, patrimonio dell’Unesco, nell’area della Fonte Aretusa e Lungomare Alfeo, nelle giornate di primavera ed estive è possibile vedere con chiarezza il territorio di Canicattini Bagni, distinguere l’agglomerato urbano dal territorio agrario viceversa la collocazione dell’impianto già da oltre 20 Km di distanza non impatterebbe con i fondi agricoli ma con i campi fotovoltaici. La stessa relazione di Sintesi non tecnica del progetto, pag.28, sostiene invero che: “Gli unici punti di visibilità diretta sono sulla viabilità locale e rurale che corre a bordo impianto e che sarebbe schermata dalle alberature”. E’ impensabile che la deturpazione del paesaggio possa essere mitigata con  schermature arboree in prossimità dell’impianto mentre è evidente che l’impatto sarebbe notevole considerato che la costruzione dell’impianto fotovoltaico si estende per Km 4,00 lungo la predetta S.P.14 in ad una quota s.l.m di circa 250 m e la sua realizzazione annulla il punto panoramico denominato “Bivio Masseria Gozzo” che corre per km. 4,85.
  • L’installazione dell’impianto fotovoltaico eliminerebbe centinaia di alberi d’ulivo secolari e di macchia mediterranea esistente nei terreni.  Si tratta di specie tipiche della macchia mediterranea sparse su tutta la superficie in maniera irregolare.. Si parla nel complesso di una estirpazione di circa 1600 piante tra olivi, carrubi, perastri, olivastri, lentischi, etc., di cui solo 500 di essi reimpiantati in loco. Il danno sarebbe irreversibile con l’abbattimento di alberi d’ulivo (tipo Siracusana), essenze tipiche protette, anche per la produzione di olive con caratteristiche organolettiche di alta qualità.
  • Il Comune di Siracusa ha aderito e sposato i principi e le finalità espresse nella “Carta dei Comuni custodi della macchia mediterranea” giusta delibera di Giunta del Comune di Siracusa n.185/2016 e ritiene pertanto prioritaria ogni azione volta alla conservazione e alla tutela della suddetta macchia mediterranea per le motivazioni esplicitate nella citata determina di Giunta municipale n. 185/2016.
  • Il Comune di Canicattini Bagni, intende dare attuazione alla concreta proposta del gruppo Muovi-Amo Canicattini attraverso un progetto di fruizione del territorio tracciando un Circuito a Sud Est degli Iblei, mediante una pista ciclabile con partenza dalla Masseria “Cavadonna di Sopra”;
  • Le particelle ricadenti nel Comune di Siracusa e Canicattini Bagni, impegnate nell’istallazione dell’impianto fotovoltaico come da progetto della Lindo s.r.l., risultano essere state interessate da incendi che hanno messo in pericolo il territorio e la popolazione canicattinese. Su questo punto si solleva il dubbio sulla possibilità di variazione della destinazione d’uso delle aree percorse dal fuoco e di realizzazione nelle stesse di edifici, strutture ed infrastrutture ai fini civili e produttivi ai sensi dell’art. 10 L. n.353 del 21/11/2000 e L.R. 14/2006; pertanto si chiede all’A.R.T.A. di voler eseguire accurate verifiche ed accertamenti anche presso gli Enti competenti e le Forze dell’Ordine (Carabinieri e VV.FF.) se, come risulta, vi siano stati ulteriori incendi nell’area interessata dall’impianto negli anni precedenti e seguenti al 2010 e verificare eventuali discordanze rispetto a quanto risulta dal SIF.  In particolare da un’analisi territoriale e cartografica, si è appurato che il Catasto incendi regionale (pubblicato nel SIF) individua anche per il 2011 incendi nell’area di intervento sia all’interno del territorio di Canicattini che di Siracusa, sebbene erroneamente inseriti tutti all’interno del Comune di Canicattini Bagni.
  • Le aree coinvolte dal progetto della società Lindo s.r.l. si contrappongono fortemente alla natura dei luoghi e ad altri progetti che utilizzano il territorio con rispetto della sua vocazione agricola – turistica- ricettiva – gastronomica e culturale e sono oggetto del documento cartografico unitario a firma dell’Assessorato Regionale dell’Ambiente, della Città Metropolitana di Catania e dei Liberi Consorzi dei Comuni di Siracusa e Ragusa per la creazione dell’area “Parco Nazionale degli Iblei” la cui proposta è stata già trasmessa al Ministero competente.

I sindaci dei territori interessati dal progetto dell’impianto industriale della Lindo s.r.l. convengono nel determinare quale modello di sviluppo dei loro territori un modello sostenibile basato su turismo, cultura ed agroalimentare e sulla conseguente necessaria tutela delle caratteristiche tipiche del paesaggio agrario ibleo.

Alla luce di dette osservazioni, dunque, come già più volte affermato dalle citate deliberazioni della Giunta di Siracusa e Canicattini e del Consiglio Comunale di Canicattini Bagni,  i sindaci Francesco Italia, Marilena Miceli e Corrado Bonfanti, nel sottolineare ancora una volta la volontà di una comune condivisione delle strategiche di sviluppo ecosostenibile dei loro territori, non possono non rilevare come la realizzazione del mega impianto fotovoltaico in oggetto, nel rappresentare una piaga per l’area naturale degli Iblei, ne stravolge, altresì, l’alta vocazione di zona agricola pronta ad ospitare le coltivazioni di eccellenze dell’agroalimentari del sud  est siciliano e le attività produttive ad esse direttamente connesse.

È infatti intenzione delle Amministrazioni comunali di Siracusa, Canicattini Bagni e Noto avviare un processo comune e di comunità per creare le necessarie condizioni favorevoli allo sviluppo economico-produttivo del territorio ibleo basato su un modello ecosostenibile di implementazione e valorizzazione della produzione agricola e delle attività connesse alla trasformazione dei prodotti agricoli; tale visione è ampliata dalla connessione di tali attività produttive con impianti di produzione dell’energia elettrica provenienti dalle diverse possibili fonti rinnovabili e compatibili con il paesaggio agrario che anche poste sulle coperture degli edifici produttivi siano a servizio sia delle stesse attività che dei cittadini dei Comuni interessati al fine di pervenire ad un modello di “comunità energetica” a beneficio della collettività e dell’ambiente.

È ancora intenzione dei sindaci vietare il consumo di suolo agricolo produttivo con impianti di produzione di energia elettrica, sebbene da fonti rinnovabile, poste a terra e del tipo industriale quale quello proposto dalla Lindo s.r.l., perché un modello che preveda lo sviluppo del fotovoltaico di tipo industriale in sostituzione di colture agricole non rappresenta un passo avanti verso l’ecosostenibilità né la naturale vocazione dei territori interessati.

Inoltre è importante sottolineare l’adesione congiunta dei sindaci di Siracusa, Canicattini Bagni e Noto ad una politica di mitigazione ed adattamento ai cambiamenti climatici e l’attuazione di percorsi e scelte coerenti con la stessa, in cui implementazione dell’agricoltura, lotta alla desertificazione e consumo di suolo, decarbonatazione, riqualificazione delle aree industriali dismesse sono ritenute azioni centrali. Tale politica che prevede ampiamente lo sviluppo energetico da fonti rinnovabili dei territori potrà essere attuata anche attraverso la realizzazione di impianti di tipo industriale di produzione energetica all’interno delle vaste aree industriali, molte oggi dismesse ed idonee ad ospitare tali impianti, presenti nel territorio della provincia di Siracusa ed a pochi chilometri dalle aree interessate dal progetto della Lindo s.r.l., creando un naturale ed attuale processo di riqualificazione della vasta zona industriale, contribuendo a darne nuova centralità, rinnovandone ed implementandone l’importanza quale nuovo “polo energetico” nei piani di sviluppo della provincia e del sud est della Sicilia.

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