Si proietta venerdì solidarietà””Io sto con la sposa” e si discute di “Esseri Umani, tra legge e

Io_sto_con_la_sposaSiracusa – Si terrà venerdì prossimo alle ore 19.30, presso il salone “Giovanni Paolo II” al Santuario Madonna delle Lacrime di l’incontro sui diritti umani dal titolo “Essere Umani, tra legge e solidarietà”.

L’iniziativa prevede la proiezione (prima volta assoluta per Siracusa e provincia) del docufilm “Io sto con la sposa” e, a seguire, coordinato dal giornalista Massimiliano Perna, il dibattito con Gabriele del Grande, giornalista, e uno degli ideatori e registi del docufilm, e padre Carlo D’Antoni, parroco di Bosco Minniti. L’evento, che al mattino avrà luogo anche al liceo Classico “Gargallo” solo per gli studenti, è promosso dalla Comunità di Bosco Minniti e Amnesty International gruppo Italia 85.

Tra la legge ingiusta e la solidarietà umana, qualcuno ha deciso di prendere posizione. Ed ha scelto la solidarietà, organizzando un viaggio per difendere un sogno.

«C’è un sole unico per tutta l’umanità, una sola luna. Anche il mare è di tutti, così la vita. È di tutti e per tutti». A ricordarcelo è Tasneem Fared, giovane sposa palestinese in viaggio da Milano a Stoccolma con l’abito bianco indosso, il futuro marito al fianco e un corteo di amici siriani, palestinesi e italiani al seguito.

Tutti protagonisti del coraggioso film-documentario che sfida i confini e il pregiudizio: “Io sto con la sposa”, di Gabriele Del Grande, Antonio Augugliaro e Khaled Soliman Al Nassiry, uscito nelle sale italiane il 9 ottobre 2014 e che arriva per la prima volta a Siracusa.

Realizzato grazie ad una efficace campagna di crowdfunding online sulla piattaforma Indiegogo (100 mila euro in 60 giorni con il contributo di 2617 persone in 38 Paesi), apre tappa dopo tappa, uno squarcio nelle vite dei protagonisti che si raccontano ricordandoci le contraddizioni spesso crudeli e spietate del sistema Europa e l’orrore da cui fuggono migliaia di uomini, donne e bambini, che per la disperazione arrivano a pagare mille dollari e anche più a testa per morire in mare.

Il documentario è “dedicato ai nostri figli perché ricordino sempre che nella vita arriva il momento di scegliere da che parte stare”.

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