Oggi il 70° anniversario della Liberazione, la nostra gratitudine a chi ha creduto e difeso un sogno possibile

Settant’anni. Non è poi tanto vecchia la nostra Repubblica, quella nata dalla Resistenza, dalla guerra di Liberazione, che vide protagonisti tanti italiani, molti dei quali giovani.

È il loro il sangue che ha colorato la nostra bandiera, quello versato, senza chiedere nulla in cambio, per la nostra libertà, per costruire il futuro delle generazioni a venire, senza tiranni, leggi razziali, intolleranze.

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Per costruire l’Italia che con coraggio ha saputo ripartire. L’Italia di cui in questi 70 anni abbiamo goduto, con il suo straordinario patrimonio culturale, paesaggistico e umano. L’Italia della gente solidale, accogliente, ma a volte anche fredda e distratta, ma pur sempre pronta a sbracciarsi quando occorre.

L’Italia delle lotte di piazza ma anche l’Italia delle stragi antidemocratiche, a volte di Stato, si quello deviato, marcio, che non ha mai ereditato i valori lasciataci in custodia da quelle donne e quegli uomini, i partigiani, che con generosità e con il cuore in mano, hanno messo la loro vita a disposizione degli altri.

Non è vecchia l’Italia democratica, è solo appesantita, affaticata, e se vogliamo anche un po’ malata, costretta da orde di incompetenti, affaristi, e malfattori, a cambiare “verso“, ad andare contro i principi ed i valori di giustizia, uguaglianza e libertà, scritti nella nostra Carta costituzionale con il sangue di coloro che l’hanno liberata dal nazifascismo.

Si parla di diritti così come di doveri nella nostra Costituzione, ad iniziare dal lavoro che oggi non c’è. Dei primi che diventano sempre meno e i secondi legati ai primi.

Settant’anni, è ancora giovane il ricordo della Liberazione, del coraggio e dell’eroismo di tanti, di cui dobbiamo tenere viva la memoria per consegnarla alle giovani generazioni, affinchè ne siano fedeli custodi.

La speranza per un futuro ed un Paese migliore al quale non dobbiamo mai rinunziare. C’è ancora tanto da fare.

A quelle donne e a quegli uomini, senza distinzione alcuna, va la nostra gratitudine.

Liberazione

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