Nel 25° anniversario della strage di Capaci, noi non dimentichiamo le vittime delle mafie

Giovanni Falcone e Paolo Borsellino … per non dimenticare

Il 23 Maggio 1992 la mafia fa esplodere 1000 kg di tritolo in un cunicolo dell’autostrada A29 per Palermo, nei pressi di Capaci, uccidendo il giudice simbolo della lotta alla criminalità mafiosa, Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, e ferendo Paolo Capuzzo, Angelo Corbo, Gaspare Cervello e Giuseppe Costanza. Leggi tutto “Nel 25° anniversario della strage di Capaci, noi non dimentichiamo le vittime delle mafie”

“Capaci di Crescere, in Rete per la Legalità”. La rete sociale Sol.Co. ricorda il 25° anniversario della strage di Capaci

SIRACUSA – “Capaci di Crescere, in Rete per la Legalità” è un cartellone di iniziative promosse dalla rete Sol.Co. insieme a Fondazione Ebbene e a numerosi partner istituzionali che dal 19 al 24 maggio coinvolgerà oltre 1.000 giovani della Sicilia orientale per promuovere la legalità e sostenere la lotta contro tutte le mafie. Leggi tutto ““Capaci di Crescere, in Rete per la Legalità”. La rete sociale Sol.Co. ricorda il 25° anniversario della strage di Capaci”

“Chi ha paura di questi uomini?” Nel 23° anniversario della strage di Capaci non è ancora finita la “straordinarietà”

Giovanni Falcone e Nino Di Matteo
Giovanni Falcone e Nino Di Matteo

Chi ha paura di questi uomini? Già, la lotta alla mafia è una cosa strana, e in questi ultimi vent’anni credo che la maggioranza degli italiani, e forse anche dei siciliani, se ne saranno accorti di come, tra luci ed ombre, tra grandi e illuminati discorsi, tra mille impegni e giuramenti, tra chi è più “puro” dell’altro, chi tende a stare nella colonna dei “buoni”, chi si batte il petto, tra un “possiamo fare di più” e “non ci siamo mai tirati indietro”, e chi non passa giorno che lotti per essere immortalato nella grande foto della “giustizia e della legalità”, come nella storica foto di Joe Rosenthal con i marines che issano la bandiera americana sulla vetta del monte Suribachi, alla fine tutto scorra senza guardare cosa l’acqua del fiume si porti dietro, o per dirla con le parole di Tancredi nel Gattopardo, si sia provveduto a “cambiare tutto per non cambiare nulla”. Leggi tutto ““Chi ha paura di questi uomini?” Nel 23° anniversario della strage di Capaci non è ancora finita la “straordinarietà””

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