#veritapergiulioregeni, il 25 gennaio sono trascorsi tre anni senza Giulio Regeni, ancora nessuna verità sulla sua morte in Egitto, firmiamo l’appello

Giulio, dottorando all’Università di Cambridge, era al Cairo per svolgere la sua ricerca quando il 25 gennaio 2016, nel 5° anniversario della “Rivoluzione del 25 gennaio”, è scomparso. Il suo corpo, con evidenti segni di tortura, è stato ritrovato nove giorni dopo,in un fosso ai bordi dell’autostrada Cairo-Alessandria

Giulio Regeni

 Ho riconosciuto Giulio solo dalla punta del naso. Quello che è successo non è un caso isolato – così Paola Deffendi, madre di Giulio

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Quando un potere dello Stato viola la Costituzione

Le toghe d’Italia

Si, è un gioco, ci piace e godiamo proprio prendendola in quel posto.

Le vicende giudiziarie delle ultime ore di Roma e Milano, diverse tra di loro, sono l’ennesima testimonianza e conferma di un sistema malato (terminale).

Bene, la malattia, sotto l’aspetto politico, non sono le “presunte tangenti”, quanto il tentativo di un soggetto istituzionale, la magistratura, di determinare le sorti democratiche di un paese, strumentalizzando proprio il popolo sovrano, che ama occupare questa posizione.

Qualcuno si chiede, sorpreso. Ma come esistono i ladri, qualcuno espletando il proprio dovere li “mette in galera” e la distorsione del sistema sono i magistrati?

Ebbene si.

Ci siamo incartati.

È sufficiente che un Pubblico Ministero, per via di quella assurda obbligatorietà dell’azione penale, decida di indagare un politico che si determina un blocco della vita democratica, dell’attività amministrativa, politica (e familiare) di quel soggetto. Qualcuno propone la solita propaganda politica, altri vendono qualche copia di giornale o di un libro, il cittadino può gridare, “piovendo”, che il governo è ladro e purificarsi davanti al creatore dei suoi peccati quotidiani.

Mica qui si vuole sostenere che un magistrato “non deve” indagare, anzi sarebbe assolutamente grave se non lo facesse. Quello che si critica, al punto da considerarlo distorsivo del sistema ed anticostituzionale, è questo collegamento automatico tra indagine e colpevolezza, voluto dalle “opposizioni della politica in cerca di potere” in collaborazione con il popolo sovrano.

La semplice indagine, grazie ad un sistema mediatico contorto ed interessato ad acquisire spazi di potere e di “soldi”, produce da un lato integerrimi magistrati, veri e propri partigiani del bene, e dall’altro la trasformazione di presunti colpevoli, politici al potere, in criminali della peggiore specie, collocati nel girone del male assoluto e sottoposti alla gogna mediatica e sociale.

Il pubblicopagante”, propriamente il popolo sovrano, raggiunge orgasmi multipli senza accorgersi che in quello stesso istante la prende nel solito posto.

C’è un aggravante.

In casi sempre più frequenti quei magistrati “della prima pagina” tentano il salto sulla poltrona liberata dal politico caduto in disgrazia grazie allo loro azione.

In questo caso non si tratta di una distorsione del sistema, quanto semplicemente di sciacallaggio.

La via giudiziaria per risolvere i problemi legati al potere è un boomerang sotto tutti i punti di vista, crea confusione e, soprattutto, aiuta i veri ladri ed i collaboratori sparsi tra il popolo sovrano a farla franca.

Esiste in Italia una democrazia da salvaguardare e per la quale bisognerebbe scendere in piazza, che non è la via per il raggiungere il potere, quanto quella di attenuare il potere di un organo dello Stato che consapevolmente, è  opinione diffusa, starebbe violentando la Costituzione.

Non va.

Purtroppo… è troppo tardi.

Tutte le “accozzaglie” della politica italiana

Seduta a Camere riunite per l'elezione del Presidente della Repubblica
Seduta a Camere riunite per l’elezione del Presidente della Repubblica

Le “opposizioni della politica italiana” sono semplicemente “accozzaglie

Allora, per “opposizione” non si intende soltanto quella a Matteo Renzi ma anche quelle capitoline a Virginia Raggi e tutte quelle sparse in ogni piccolo e grande Comune d’Italia.

Il ruolo delle opposizioni è fondamentale, essenziale e determinante nella democrazia, dovrebbe essere caratterizzato in primo luogo dal controllo sull’attività di chi governa e, secondariamente, da un azione di confronto costante e continuo con le maggioranze, in quanto gli obbiettivi sono comuni (dovrebbero) e riguardano la totalità dei cittadini (dovrebbero).

Nella realtà l’unica azione politica conosciuta dalle opposizioni è la “distruzione” di chi sta al potere, con lo scopo, apertamente dichiarato, di prenderne il posto.

Le “accozzaglie nel Parlamento, nei Consigli regionali e comunali si sono specializzate nel “blocco delle maggioranze” con un danno enorme all’intera collettività.

Al fine di impedire alle maggioranze di assumere provvedimenti, con un azione capillare sul territorio, tentano, spesso riuscendoci, di bloccare l’intera attività delle maggioranze, e questo a prescindere dal contenuto.

Ecco, non appena una maggioranza, su un tema qualsiasi, e in qualsiasi parte d’Italia, costruisce una proposta, le opposizioni immediatamente si riuniscono, non già per discutere sulla validità di quell’idea e nel tentativo di migliorarla, quanto nella ricerca delle motivazioni con le quali giustificare l’avversità alla proposta.

Il buon lavoro delle opposizioni si misura solo sulla base della capacità di rendere inoperosa l’azione delle maggioranze. Raggiungono il bonus quando riescono a diventare credibili nel paragonare le decisioni di chi governa o amministra a vere e proprie catastrofi, tipo fine del mondo.

Non esiste soltanto l’alternanza al potere, ma anche all’opposizione, si scambiano i ruoli ma il risultato rimane invariato: nulla di fatto.

A qualcuno questa sembra democrazia, invece è proprio il contrario.

Di più, se l’Italia si trova in queste condizioni dipende soprattutto da questa smania di potere delle opposizioni, solo secondariamente dalle incapacità dei governi..

C’è dell’altro.

Nella politica italiana insiste un altra “accozzaglia” tutta interna alle maggioranze.

Vere e proprie opposizioni, assai pericolose, molto più di quelle istituzionali, ma rispondono alle regole generali definite per le opposizioni in genere.

La democrazia non è più un modo di organizzarsi della società per risolvere i problemi insiti al vivere comune è diventata la modalità con cui “comandare”, non importa se i problemi delle comunità aumentano a dismisura.

Ripensiamo la politica.

Adesso.

Dopo, potrebbe essere troppo tardi.

Canoa polo, l’Italia batte la Francia e ai mondiali di Siracusa conquista l’oro e il titolo di Campione del Mondo

La Nazionale italiana di canoa polo Campione del Mondo a Siracusa
La Nazionale italiana di canoa polo Campione del Mondo a Siracusa

SIRACUSA – L’Italia della canoa polo è campione del mondo per la prima volta nella sua storia e a Siracusa si scatena il delirio. Leggi tutto “Canoa polo, l’Italia batte la Francia e ai mondiali di Siracusa conquista l’oro e il titolo di Campione del Mondo”

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