“Munnu ha statu e munnu è”.
Il mondo non cambia è sempre uguale a se stesso, nei secoli dei secoli, quello che muta è il nostro rapporto con ciò che ci circonda. Il progresso ci “impone” tecnologie sempre più nuove che ci fanno apparire un mondo cambiato, ma è sempre lo stesso.
Bene, mia nonna mi racconta di un usanza in voga all’inizio del secolo scorso.
Allora le ragazzine tredicenni non avevano grandi possibilità per le uscite serali, per la verità neppure durante il giorno.
In gruppi al massimo di cinque persone, sempre accompagnate da una “maritata”, uscivano da casa in due sole occasioni: per andare a Messa, ma soprattutto per partecipare “a sira re letta”, la tradizionale visita, nei giorni precedenti il matrimonio, della “casa” della futura sposa.
Il vero interesse dell’uscita serale, il momento più atteso, era il “dopo visita”, nel tragitto che le riportava a casa. Ognuna delle giovani visitatrici esprimeva critiche, più o meno positive, sui colori, sui mobili nuovi e quelli antichi, sui vestiti, finanche sulla “sbota ro lettu”.
Insomma, si “sparlava”, si raccontava successivamente in giro anche di cose mai viste, se l’obbiettivo era quello di “mettere” in cattiva luce la neo sposa al cospetto dell’intero paese.
Esattamente, precisamente, quello che accade oggi nell’epoca dei media e dei social.
La sposa è la solita “bambolina” di Maria Elena e l’interesse del popolo sovrano è spasmodicamente concentrato sulle sue esternazioni. Pur di metterla in cattiva luce, al cospetto dell’intero paese, le sue dichiarazioni sono forzate, in alcuni casi addirittura stravolte, tutto per il “nobile fine” di raccattare qualche voto.
Poi, scatta la “catena di sant’Antonio” sui social e la “cosa” è fatta, diventa virale, di dominio pubblico, quindi vera.
Non si parla, ma si “sparla” di politica, a qualcuno può apparire naturale contesa politica. No, è soltanto lotta per il potere.
Sia chiaro, non è la Boschi che va difesa, a volte è proprio indifendibile, è soltanto un tentativo di stigmatizzare certi comportamenti e metodi,“intellettualmente disonesti”, dal doppio fine, con l’aggravante che sono perpetrati dai paladini dell’etica, dell’onestà e della verità.
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Brevi spunti di riflessione sull’attualità politica,