Altri 5 avvisi di garanzia a Siracusa per il “campus estivo”, tra questi la consigliera del Pd Castelluccio e il marito dell’Arci

Castelluccio, Garufi, Troia, Princiotta
Castelluccio, Garufi, Troia, Princiotta

SIRACUSA – Continuano a cadere tegole giudiziarie da palazzo Vermexio a Siracusa. Dopo la gestione degli asili nido, degli impianti sportivi e dei servizi sociali, nel mirino della Procura della Repubblica, nei mesi scorsi era finito anche il campus estivo per i bambini disagiati, curato dall’associazione Zuimama dell’Arci, dietro affidamento del Comune.

Un affidamento senza avviso pubblico,  di poche migliaia di euro (poco più di 10 mila euro), che doveva interessare 79 bambini, ma che a detta della consigliera del Pd, Simona Princiotta (leggi), che denuncia l’atto amministrativo, nei fatti ne avrebbe interessati molto meno, contrariamente a quanto sostenuto da Zuimama che ha sempre dichiarato di aver coinvolto i ragazzi previsti dal progetto nelle sedi della Pizzuta e della Cittadella dello Sport (qui, grazie ad una convenzione con Arciragazzi).

Anche per il campus estivo, la Procura ha notificato cinque avvisi di conclusione delle indagini con l’accusa di turbativa della procedura amministrativa al fine di determinare l’assegnazione del servizio a Zuimama, erogando in suo favore un finanziamento pubblico.

In pratica, secondo le indagini coordinate dal procurato capo Francesco Paolo Giordano e dal sostituto Marco Di Mauro, senza alcuna valutazione del progetto né tantomeno avviso pubblico, si sarebbe predeterminato il contenuto della determina di affidamento del servizio. Il tutto prefigurato in “tentata truffa in concorso”.

Ad avere notificati gli avvisi, sono ancora funzionari del Comune di Siracusa, politici e rappresentanti di realtà associative della città. Si tratta dell’allora dirigente dei Servizi Sociali, Rosaria Garufi, la funzionaria dello stesso ente, Caterina Galasso, la presidente dell’associazione Zuimama, Cristina Aripoli, la consigliera comunale ed ex segretaria provinciale del Pd, Carmen Castelluccio, e il marito, Giuseppe Pennisi, dipendente comunale ma soprattutto dirigente dell’Arci, molto conosciuto in città per le sue attività con Arciragazzi, che i magistrati aretusei ritengono, a loro dire, il vero gestore della Zuimama.

Nel corso di una perquisizione personale nei suoi confronti, i Carabinieri della Polizia Giudiziaria della Procura avevano rinvenuto nella sua disponibilità un archivio informatico contenente documentazione facente capo alla Zuimama, compreso  il decreto di sequestro della Procura di Siracusa relativo a documenti relativi al campus estivo notificato qualche giorno prima sia al Comune di Siracusa sia al presidente dell’associazione Zuimama, nonchè la querela presentata da Cristina Aripoli contro la consigliera comunale Simona Princiotta (attualmente sospesa dal gruppo Pd) dopo le denunce pubbliche di un anno fa di quest’ultima.

In virtù di queste denunce, sia la Galasso così come la presidente di Zuimama, hanno altresì ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini con l’accusa di avere  calunniato l’assessore comunale Valeria Troia e  la consigliera comunale Simona Princiotta.  E a proposito dell’assessore Troia, in fase istruttoria la stessa  è risultata estranea, e per lei è stata chiesta l’archiviazione.

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