Canicattini celebra il 4 Novembre e ricorda il sacrificio dei tanti che hanno garantito unità, libertà e democrazia al Paese

4-novembre4CANICATTINI – Celebrato, come ogni anno, dall’amministrazione comunale il 4 Novembre, giornata dell’Unità nazionale e delle Forze Armate.

Presenti, ai due momenti che hanno caratterizzato la cerimonia prima in Chiesa Madre dove è stata officiata la Santa Messa, e poi alla Villa Comunale davanti al monumento ai Caduti, dov’è stata deposta una corona d’alloro, assieme al sindaco Paolo Amenta, alla giunta, al presidente del Consiglio, Antonino Zocco, e ai consiglieri comunali, anche i comandanti della stazione Carabinieri e della Polizia Municipale, rappresentanti del Comando provinciale della Guardia di Finanza, i parroci delle due Parrocchie, don Sebastiano Ferla e don Maurizio Casella, l’Associazione nazionale figli dei Caduti in Guerra, la locale Associazione nazionale Carabinieri, il Centro Diurno Anziani, i rappresentanti del Gruppo Protezione Civile,  gli alunni del 1° Istituto comprensivo “G. Verga”, accompagnati dagli insegnati, gli studenti del locale Liceo Scientifico, tanti cittadini, e naturalmente il Corpo bandistico “Città di Canicattini Bagni”.

4-novembre3Insieme, dopo la Messa, si è dato vita al tradizionale corteo per raggiungere la Villa comunale dove il sindaco, dopo gli onori militari, a nome della città, ha deposto, ai piedi del monumento ai Caduti, una corona d’alloro in ricordo del sacrificio dei tanti caduti delle Grandi Guerre, delle Forze Armate, delle Forze dell’Ordine e della Società civile, per garantire unità, libertà e democrazia all’Italia.

Un concetto questo sottolineato dal primo cittadino nel suo intervento.

«Oggi è una giornata che ci deve chiamare tutti ad una riflessione collettiva rispetto all’importanza che ha avuto la morte di chi ci ha consegnato una nazione libera ha esordito il sindaco Amenta -. Ma soprattutto, per esprimere insieme un pensiero di grande gratitudine per quello che le Forze Armate, ma penso a tutte i cittadini in divisa, hanno fatto e prodotto nel passato per garantirci  democrazia e una società libera. Pensare al passato per rivolgere il nostro pensiero al presente. Ed è per questo che non possiamo non rivolgere il nostro pensiero ai tanti cittadini in divisa, soprattutto giovani, impegnati nelle missioni di pace, e ai tanti che con grande solidarietà sono presenti nelle aree di crisi del nostro Paese, come nel Centro Italia colpito dal terremoto. Abbiamo avuto in consegna un grande valore, l’unità d’Italia – ha ricordato il primo cittadino -, e dobbiamo fare di tutto per salvaguardarla e mantenerla tale, lavorando e impegnandoci, altresì, per l’unità dell’Europa, altro passaggio importante che ci chiede la storia. Questi giorni, dunque, devono servire per rafforzare questa riflessione e per mettere insieme le fasi che hanno contribuito a creare la società che stiamo vivendo in maniera libera e civile, pensando ad un futuro migliore rispetto a quello che in atto, a questo momento di grande crisi. 

4-novembre5Per ripartire  però – ha concluso Paolo Amenta -, bisogna tornare indietro a pensare che cos’era l’Italia subito dopo la guerra, un Paese ed un territorio distrutto, che i nostri padri, gli italiani tutti, sbracciandosi, hanno saputo ricostruire. Ecco da questo esempio dobbiamo trarre la forza e l’orgoglio di stare più uniti per superare i momenti difficili che il Paese sta vivendo, per costruire, non cancellando la nostra memoria, una società migliore per il futuro, per noi per il presente, e per le future generazioni».

Subito dopo sono stati alcuni alunni delle Elementari a ricordare l’evento, per chiudere, come sempre, con l’Inno di Mameli suonato dal Copro bandistico “Città di Canicattini Bagni” e cantato da tutti i presenti, in particolare dai bambini delle scuole. Poi ancora in corteo è stato raggiunto il Palazzo Municipale dove si è posto fine alle celebrazioni.

 

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