Garantismo o “gargarismo peloso”?

giudice-martellettoAllora, il “gargarismo” è una sintesi giornalistica coniata da Marco Travaglio per esprimere quell’ampio concetto che è il garantismo nella politica. Questo neologismo ha ottenuto la certificazione accademica con l’aggiunta dell’aggettivo “peloso”, da parte del professore Stefano Rodotà.

Il garantismo non è mai “gargarismo peloso”, non è un artifizio linguistico, ma rappresenta un istituto giuridico, una conquista di civiltà per l’umanità, infatti il rischio è quello di procedere, come avviene, a facili processi del popolo in  pubblica piazza, reale e virtuale, con i quali si distrugge la dignità, spesso la vita, delle persone, a volte “oneste”.

La questione è entrata di prepotenza nella scena pubblica, in quanto, da una parte, alcuni politici, per essere precisi molti “corrotti e disonesti”, hanno utilizzato questo istituto per “salvarsi il sedere”, sminuendo, se non annientando, questo importante e fondamentale conquista di una società democratica. Dall’altra, alcuni altri politici, attraverso il peggiore populismo tentano di raccattare voti da queste situazioni.

Come al solito non riusciamo a costruirci l’equilibrio delle cose.

Fino a quando la lotta sarà tra giustizialisti e garantisti, non ne usciamo, saremo costretti, nostro malgrado, a non trovare un punto di incontro, una via d’uscita.

Abbiamo abbandonato la politica per manifesta incapacità, ed attraverso la lotta delle due fazioni, giustizialisti da un alto e garantisti dall’altro, non facciamo politica, quanto mera ricerca del potere.

Attendiamo un avviso di garanzia per litigare, invece di spostare l’intera discussione dagli aspetti giuridici, che competono alla magistratura, a quelli politici, dove le responsabilità sono chiare, limpide e senza appello.

La magistratura si occupa di stabilire se in una condotta c’è malafede, o per dirla con la Costituzione, indisciplina e disonore, alla politica competete stabilire le responsabilità politiche.

Preferiamo fare confusione e ridurre il tutto ad un contrasto sull’etica, che non funziona come gli altri, dove si può chiedere aiuto alla scienza, alla verità assoluta. Un disaccordo etico (o religioso) si può risolvere solo facendo appello ai sentimenti oppure con la forza (la guerra).

Se si vuole salvaguardare il principio del garantismo, che non è “gargarismo peloso”, e non riguarda solo la competizione politica, ma il vivere comune, occorre separare la politica dai poteri, questo può avvenire soltanto se la politica si appropria del suo primato, altrimenti ritorneremo alla preistoria.

P.S. – Il mito del “gargarismo peloso” è appropriato alla nostra realtà. Cittadini e politica, non facciamo altro che “gargarismi” per toglierci il pelo, solo che a forza di gorgogliare, da una parte e dall’altra, non riusciamo a parlare e ci stiamo strozzando.

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