Siracusa – Sono 7 le persone iscritte nel registro degli indagati della Procura della Repubblica di Siracusa nell’ambito dell’operazione “Auto a costo zero“, per una truffa compiuta ai danni di una nota concessionaria aretusea.
L’inchiesta, svolta dalla squadra della Polizia Giudiziaria della sezione Polizia Stradale, diretta dal vice questore Antonio Capodicasa, è sorta in seguito a controlli mirati nel settore della compravendita di autoveicoli, con particolare attenzione all’erogazione dei finanziamenti ai probabili acquirenti. Il volume generato dal raggiro è stato stimato intorno ai 50 mila euro.
La truffa ha mosso i primi passi all’inizio del mese dello scorso luglio. Le persone coinvolte erano dedite alla commissione di truffe ai danni di concessionarie automobilistiche ubicate sull’intero territorio nazionale e di società finanziarie ad esse collegate, mediante l’esibizione di falsi documenti d’identità, false buste paga e altri documenti contraffatti. Il fine era quello di ottenere indebitamente i finanziamenti necessari per l’acquisto di auto nuove, che successivamente venivano vendute a terzi.
Il modus operandi della banda, secondo quanto emerso dall’inchiesta, era l’utilizzo delle buste paga che non destavano particolari sospetti in chi avrebbe dovuto autorizzare il finanziamento, poiché emesse da società note nel circondario catanese.
I componenti del sodalizio si presentavano anche come coppie sposate, fidanzate, padre e figlia, fratello e sorella. Per completare la pratica, inoltre, fornivano numeri di telefono fisso e utenze cellulari attivate per l’occasione. In genere cercavano di definire la pratica nello stesso giorno di presentazione della documentazione, per ottenere vetture in “pronta consegna”. La stipula dei contratti è sempre stata fatta a nome di una singola persona, tranne in un caso in cui il finanziamento è stato richiesto da una “coppia”.
Una volta avviata la pratica, arrivava il bonifico della finanziaria, il veicolo veniva immatricolato e consegnato ai truffatori. Come emerso nel corso delle indagini della Polstrada di Siracusa, le autovetture venivano poi rivendute immediatamente a terze persone, acquirenti in buona fede. Le auto “acquistate” con questo sistema erano soprattutto utilitarie o comunque di valore non superiore a 15mila euro, quindi completamente finanziabili e facilmente rivendibili.
Intanto, si intensificano i controlli della Polstrada in tutta la rete viaria della provincia, in particolare lungo l’asse autostradale. In una settimana sono stati controllati 223 veicoli tra autovetture, mezzi pesanti e motocicli e 220 persone. Un semirimorchio è stato sottoposto a sequestro penale per provenienza furtiva con numero di telaio contraffatto. Denunciato l’autista ed il titolare della ditta di trasporto per il reato di ricettazione. Individuato e denunciato un conducente resosi responsabile di aver utilizzato un contrassegno assicurativo falso. Con la crisi economica, infatti, si è fortemente diffuso e consolidato il fenomeno delle truffe delle assicurazioni false che trovano in internet un terreno fertile per attirare ignari clienti. Per quanto riguarda la circolazione stradale sono state accertate 103 infrazioni al Codice della Strada con ritiro di 2 patenti di guida e 6 carte di circolazione, complessivamente sono stati decurtati 59 punti patente.