
In passato, quando la lotta alla mafia era vera e pericolosa, non si discuteva di “stupidaggini”, non erano le intercettazioni a tenere banco, quanto gli interrogatori.
Ebbene, nel 1988 Attilio Bolzoni di Repubblica e Saverio Lodato dell’Unità, furono arrestati, con l’accusa pesantissima di peculato. Pubblicarono le rivelazioni del pentito catanese Antonino Calderone, che raccontava dei rapporti tra mafia e politica, chiamando in causa un ministro della Repubblica ed altri politici palermitani. A quel tempo, i ministri ed i politici “contavano” veramente.
Oggi, invece, si discute di un intercettazione telefonica, di cui non esiste certezza, quella tra un Presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta ed il suo medico, nella quale, semmai vera, non c’è nessuna notizia, non c’è nulla, anche a volerla considerare importante, non esprime nulla di lotta alla mafia. Solo lotta politica.
Questa è la vera metafora che lega mafia ed antimafia.
Nella sostanza, prima si attaccava la mafia, oggi si attacca l’antimafia per fare carriera politica. Non tutti, c’è chi ha fatto della lotta alla mafia una ragione di vita, e c’è morto.
La storia dice a chiare lettere che nei momenti fondamentali la mafia è unita, compatta e determinata, noi, da questa parte giochiamo all’antimafia, e facciamo più mafia dei mafiosi.
Impossibile non citare Giovanni Falcone. Quando era vivo era attaccato, da morto osannato dall’antimafia, ma allora come adesso le sue parole rimangono inascoltate.
“La mafia, lo ripeto ancora una volta, non è un cancro proliferato per caso su un tessuto sano. Vive in perfetta simbiosi con la miriade di protettori, complici, informatori, debitori di ogni tipo, grandi e piccoli maestri cantori, gente intimidita o ricattata che appartiene a tutti gli strati della società. Questo è il terreno di coltura di Cosa Nostra con tutto quello che comporta di implicazioni dirette o indirette, consapevoli o no, volontarie o obbligate, che spesso godono del consenso della popolazione”.
Non è con la lotta al potere della politica che si sconfigge la mafia, quella serve solo a cambiare i governanti.