
SIRACUSA – Nuovo tentativo di suicidio, a distanza di cinque giorni, nel reparto detenuti comuni del carcere di Cavadonna a Siracusa.
A tentare di togliersi la vita, utilizzando un cappio ricavato artigianalmente, è stato un detenuto tunisino prontamente soccorso e salvato dal provvidenziale intervento di un agente della Polizia Penitenziaria.
Il fatto è accaduto nella nottata dello scorso 28 luglio, ma la notizia si è diffusa solo oggi con l’intervento del segretario provinciale della Uil Penitenziari, Corrado Della Luna.
Il detenuto soccorso è adesso tenuto sotto osservazione in un reparto speciale dell’istituto penitenziario e non sarebbe in pericolo di vita.
«All’interno del reparto – denuncia Corrado Della Luna – ci sono ristretti circa 100 detenuti, sorvegliati da un solo poliziotto penitenziario. Allertato dai rumori provenienti dalla cella è intervenuto con prontezza, evitando il peggio».
Sovraffollamento e organici sottodimensionati, il dramma delle carceri italiane che ancora oggi dopo le centinaia di denunce e le morti, aspettano una risposta.
«La casa circondariale di Siracusa – aggiunge ancora Della Luna – lavora sotto organico da parecchio tempo. Come sindacato chiederemo un intervento urgente da parte del Prap e del Dap anche in vista dell’apertura del nuovo reparto che conterrà altri 300 detenuti circa».






