PRIOLO – Sono bastate poche ore di indagini agli inquirenti e agli investigatori della Squadra Mobile di Siracusa e del Commissariato di Priolo per dare un volto ed un nome agli assassini dell’anziano 93enne, Sebastiano Liottasio, trovato morto ieri nella sua abitazione di Priolo.
Ad essere fermati, come hanno confermato questa mattina il procuratore capo di Siracusa, Francesco Paolo Giordano, e il sostituto Margherita Brianese che ha seguito le indagini, sono due priolesi, Francesco Garofalo di 26 anni, e Angelo Sferrazzo di 42 anni.
Sarebbero loro che nel corso della scorsa notte, entrati attraverso una finestra nell’abitazione dell’anziano mentre questi dormiva, per compiere una rapina, l’avrebbero ucciso.
Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, nel corso della rapina qualcosa però sarebbe andato storto, forse l’anziano è stato svegliato dai rumori dei ladri, che forse avrà magari riconosciuto, e questi non avrebbero esitato a colpirlo alla testa, pare con un ferro da stiro, sino ad ucciderlo e poi, pulita e sistemata la scena, hanno rimesso nel suo letto la vittima.
A dare l’allarme e a trovarne il corpo è stato ieri mattina un nipote di Sebastiano Liottasio.
Ai due presunti assassini, adesso rinchiusi nel carcere di Cavadonna, gli inquirenti e gli investigatori della Polizia sono arrivati grazie ai video delle telecamere delle attività commerciali che si trovano nei pressi dell’abitazione dell’anziano 93enne.
Domani intanto sarà l’autopsia a sciogliere ogni dubbio sulla morte dell’uomo, e se i colpi portali siano stati proprio quelli inferti alla testa.