“No alla cessione di Versalis da parte di Eni”, a ribadirlo questa mattina a Priolo sono stati sindacato e lavoratori della chimica

Al centro Carmelo Barbagallo con i tre segretario provinciali di Cgil, Cisl, Uil
Al centro Carmelo Barbagallo con i tre segretari provinciali di Cgil, Cisl, Uil

SIRACUSA – Un no forte alla cessione di Eni del 70% di Versalis al gruppo finanziario CK Capital, quello ribadito questa mattina, nella zona industriale di Priolo, da parte di circa 1500 lavoratori della chimica, in occasione dello sciopero nazionale indetto dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl, Uil, per impedire la cessione e salvare la chimica italiana.

I lavoratori siracusani questa mattina hanno preso parte all’assemblea unitaria che si è tenuta alla alla mensa ovest del petrolchimico, conclusa dall’intervento del segretario nazionale della Uil, il siciliano Carmelo Barbagallo.

«L’idea di svendere l’industria della chimica e di cedere gli stabilimenti a dei perfetti sconosciuti è inaccettabile hanno dichiarato nei loro interventi i tre segretari provinciali confederali, Paolo Zappulla, Paolo Sanzaro e Stefano Munafò -. Eni si deve fermare ed evitare la cessione di Versalis a un fondo americano che sino ad oggi non ha dato alcuna garanzia. A rischio c’è il futuro della nostra Isola e di migliaia di lavoratori. In molti stanno sottovalutando la strategicità di Eni a Priolo – hanno aggiunto Zappulla, Sanzaro e Munafò -. Questo è un sito integrato dove Eni rappresenta un collante tra tutte le aziende presenti. Con questa dismissione si rischia un effetto domino. Tra diretti e indotto sarebbe uno stillicidio».

Diversi poi gli interventi che si sono succeduti nel corso dell’assemblea, conclusa dall’appello forte e determinato del segretario generale nazionale della Uil, Carmelo Barbagallo: «Se non ci convocheranno agli Stati generali dell’industria, convocheremo i nostri e porteremo i lavoratori sotto il Ministero».

I tre segretari generali nazionali della Cgil, Cisl e Uil erano già intervenuti pochi giorni fa in occasione del tavolo nazionale convocato al Ministero dello Sviluppo Economico a Roma e al ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, avevano manifestato tutta la propria insoddisfazione per l’intera vicenda Versalis e il mancato impegno del governo sulla vicenda.

«Con l’unità del sindacato ha ribadito in conclusione Barbagallo a Priolo – si possono tutelare i lavoratori della chimica e dell’industria perché tanto nessuno fa nulla per ridurre le distanze tra ricchi e poveri e per ridistribuire la ricchezza. Non si può cedere la chimica italiana a un piccolo fondo che non dà garanzie, siamo pronti allo sciopero a tempo indeterminato a tutele crescenti».

All’assemblea di questa mattina nell’area industriale priolese, tra i tanti, presente anche il presidente della Commissione Bilancio dell’Ars, l’on. Vincenzo Vinciullo, per esprimere solidarietà e la vicinanza ai lavoratori impegnati nella difesa del proprio posto di lavoro.

«Un provvedimento assurdoha sottolineato Vinciullo che presenterà una interrogazione al governo regionale – perché i gioielli di famiglia non si vendono così facilmente e soprattutto agli estranei, che rischia di portare al licenziamento migliaia di persone, sia quelle impiegate direttamente nella fabbrica, quanto quelli dell’indotto, che vivono grazie alla produzione della società Versalis».

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