AUGUSTA – E’ stato condannato a sei anni e otto mesi di reclusione l’insegnate di religione Giuseppe Abbate, 50 anni, ex assessore provinciale, arrestato nel giugno scorso dalla Squadra Mobile mentre abusava di due giovanissimi extracomunitari di 15 e 16, di cui era stato nominato tutore dal Tribunale.
Persona dalla doppia vita, apparentemente “stimata” e “perbene”, impegnata nel sociale e in politica, nella vita privata si è mostrato un vero e proprio “orco” che abusava dei giovani che gli venivano affidati.
L’uomo, difeso dall’avvocato Puccio Forestieri, dopo quattro mesi di carcere era stato trasferito ai domiciliari, ed aveva scelto il rito abbreviato per usufruire dello sconto di un terzo della pena alla quale l’ha condannato il gup del Tribunale di Catania, Gaetana Bernabò.
Al suo arresto, lo scorso anno, si era arrivati dopo un’attenta attività investigativa che aveva preso spunto dalle dichiarazioni rese alla Squadra Mobile di Roma da un migrante minorenne egiziano, giunto in Italia con uno sbarco diversi mesi addietro e allocato presso una casa famiglia di Roma, secondo le quali l’insegnante di religione, nominato tutore di diversi minorenni, era solito consumare rapporti sessuali con giovani migranti ricompensandoli con regali o denaro.






