Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, conosciuto al grande pubblico per la sua verve di “polemista-inconcludente”, da qualche giorno è diventato virale sui social per il suo (o loro) “chiesimo”.
Ora, la politica “urlata”, fatta di parole e chiacchiere è tutta uguale, a destra, a sinistra e stellata. Si propone un solo obbiettivo, quello di conquistare il potere. Voler differenziare l’inconcludenza della politica è retorica allo stato puro.
Esistono dei personaggi “creati” ad arte per ridurre al lumicino il dibattito sano e costruttivo.
Uscire fuori dal coro non si può, si diventa stonati. A noi piace la polemica nella sua “versione sublime”, lo scontro fine a se stesso.
Prendiamo per esempio l’attentato di Bruxelles, è stata una grande occasione per i politici, non solo italiani, di mettersi in mostra e propinare il proprio punto di vista come unico ed incontrovertibile. Gli uni contro gli altri, vogliosi di furibonde liti.
Un’altra guerra. Non prediamocela con i politici, siamo noi, il popolo sovrano, che amiamo il conflitto.
Sarebbe interessante chiedersi che differenza passa tra un attentato terroristico ed una guerra, tra un barcone di immigrati e la crisi economica. Sono le facce di un’unica moneta, quella dell’umanità.
Ma noi, non abbiamo risposte. Di più non ci interessa neppure la domanda. Ci divertiamo a giocare con “chiesimo”, un errore, alla pari di “petaloso”, sostanziale, ma si “trasfigura” in forma e si erge nell’inconcludenza senza contenuti.






