
SIRACUSA – Ultimi accorgimenti per il Città di Siracusa in vista della partita di domenica alle 15 contro la Sarnese. Situazioni tecnico-tattiche, lavoro di rapidità, partita e palle inattive, il programma odierno.
Domani mancheranno gli squalificati Catania, Baiocco e Marghi, gli infortunati Orefice e Marino, mentre da valutare le condizioni di Savanarola.
Questo l’elenco dei convocati: Viola, D’Alessandro, Serenari, Porcaro, Santamaria, Vindigni, Chiavaro, Barbiero, Dentice, Palermo, Giordano, Spinelli, Trofo, Savanarola, Gallon, Longoni, Sibilli, Dezai, Arena, Ricciardo, Boscarino.
«Il pareggio di Aversa – ha detto il tecnico Andrea Sottil – ha lasciato l’amaro in bocca ma sostanzialmente è un risultato giusto. Non abbiamo fatto una grande prestazione, anche se potevamo gestirla meglio. Ho lavorato molto sull’aspetto psicologico in questi giorni, grazie anche all’apporto della società. Abbiamo ricreato il giusto entusiamo per la volata finale. Ricordo a tutti che siamo sempre primi e in piena corsa. Domani faremo una grande prestazione. Getteremo in campo tutta la rabbia che abbiamo dentro e vogliamo farlo nel migliore dei modi davanti alla nostra gente. Siamo tutti dispiaciuti per il pareggio, ma se sono venuto a Siracusa l’ho fatto per la città, e per la grande passione del nostro pubblico. I siracusani meritano di avere una squadra nei professionisti. Spero che venga tanta gente, perché abbiamo bisogno del sostegno della gente».
E in merito alle cinque giornate di squalifica inflittagli dal giudice sportive in virtù del referto dell’arbitro Carella, Davide Baiocco al termine della rifinitura di oggi, ha voluto incontrare i cronisti per fare chiarezza sul post gara di Aversa.
«Premetto che la cosa più importante è la partita di domani con la Sarnese – esordisce il capitano azzurro – quindi tutti dobbiamo remare verso l’obiettivo finale che è la vittoria del campionato. Confido nelle qualità dei miei compagni e di chi è stato impiegato di meno. Chi mi sostituirà sono convinto che lo farà nel migliore dei modi. Credo di avere subito una squalifica ingiusta, manipolata e non so il perché. Mi dispiace non poter dare il mio contributo alla squadra. Mi difenderò con il sostegno della società, e anche come singolo tesserato, in ogni sede perché sono stato diffamato. L’arbitro ha scritto sul referto tante cose non vere. Ho contestato una frase che reputo assai lesiva nei miei confronti. La partita era importante, ammetto di non essere uno stinco di santo, è successo che, come con gli altri direttori di gara, ci sia stato uno scambio di divergenze. Se il mio comportamento non era stato impeccabile durante la gara – continua Baiocco -, perché non ha estratto prima un cartellino giallo? Non capisco perché, citando una frase che, ripeto assai lesiva nei miei confronti, abbia voluto poi prendere questa decisione. L’ho chiesto anche al commissario di campo e al termine della gara l’arbitro, uscendo dal proprio spogliatoio, mi ha comunicato l’espulsione. Mi sono costruito un’immagine di uomo, e poi di atleta, in 23 anni di carriera. Quattro anni addietro a Barletta ho commesso un errore, beccandomi, giustamente, tre giornate. Adesso – conclude Baiocco – non posso accettarlo. Ho avuto un chiarimento con i tifosi, perché loro non sanno come sono andate le cose. Capisco la loro amarezza, ma, credetemi, tutti vogliamo vincere il campionato e mi dispiace non poter essere in campo per lottare con i miei compagni».