Il Pomodoro di Pachino Igp protagonista su Rai Uno a Linea Blu e Linea Verde

Daniela Ferolla
Daniela Ferolla

Pachino – Scoppia la pace tra la Rai e il Consorzio Pomodoro di Pachino Igp, dopo il noto intervento, qualche anno fa a “Bontà Loro” su Raiuno, di Alessandro Di Pietro che invitava, incautamente e senza alcun riscontro, di boicottare il pomodorino di Pachino perché, a suo dire, la filiera sarebbe stata controllata dalla mafia.

A quelle dichiarazioni seguirono le smentite, ma il danno era stato fatto e di quella trasmissione si occupò persino la Commissiona nazionale antimafia. Oggi la Rai fa visita al Pomodoro di Pachino Igp,  con due sue trasmissioni di punta: Linea Blu e Linea Verde.

Ad accogliere, lo scorso 31 ottobre a Marzamemi, le telecamere di Linea Blu, sono stati i vertici del Consorzio di produttori del Pomodoro di Pachino Igp, per girare una puntata dedicata al borgo marinaro, grazie anche alla collaborazione della Pro Loco guidata da Nino Campisi e Walter Guarrasi. Oltre alle bellezze del territorio tra mare, spiagge e zone archeologiche, la troupe del programma Rai si è soffermata in un’azienda di produzione aderente al Consorzio Igp, ubicata a Portopalo, per riprendere questo ”ambasciatore del gusto”che rappresenta Pachino e la Sicilia nel mondo. La puntata andrà in onda questo sabato, 22 novembre, alle 14 come sempre su Rai Uno.

Non basta, perché il Pomodoro di Pachino Igp sarà protagonista anche su Linea Verde, l’altra trasmissione di punta della Rai che va in onda tutte le domeniche mattine, la cui troupe venerdì scorso è stata in una azienda che produce Pomodoro di Pachino Igp.  Il servizio registrato sarà messo in onda il 7 dicembre alle 12,30.

«Siamo orgogliosi dell’attenzione che il nostro pomodoro continua a riscuotere – spiega il presidente del Consorzio, Sebastiano Fortunato – a dimostrazione delle caratteristiche uniche di gusto e salubrità. Siamo certi che queste due puntate serviranno a consolidare il nostro marchio in tutta Italia».

«Il Consorzio prosegue la sua attività di promozione del prodotto e del territorio dove viene coltivato – gli fa eco Salvatore Chiaramida, direttore del Consorzio pachinese -. Ci auguriamo che in previsione di appuntamenti importanti come Expo 2015, qualcuno se lo ricordi».

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