AUGUSTA – Mentre nel porto di Augusta continuano a sbarcare centinaia di migranti soccorsi dalle navi della Marina Militare, e a Vendicari ne approdano altri 35 (13 uomini, 10 donne, 10 bambini e 2 neonati) un’altra tragedia si consuma nel Mediterraneo a distanza di un anno da quella che vide scomparire nelle acque circa 800 migranti davanti alle coste libiche. Sarebbero infatti oltre 400 i migranti morti nella notte nel Mediterraneo mentre cercavano di raggiungere l’Italia dall’Egitto.
Secondo notizie diffuse dal Mail online citando la Bbc in Arabo, la maggior parte dei migranti fuggiva dalla Somalia, dall’Etiopia e dall’Eritrea. Una trentina sarebbero stati tratti in salvo.
Non solo questo il dramma che si è consumato, un altro naufragio, infatti, si è consumato nel Mediterraneo. Sei cadaveri sono stati recuperati ieri sera su un gommone carico di migranti diretto verso l’Italia, che si trovava nel Canale di Sicilia, a circa 20 miglia dalle coste libiche. Nel corso dell’operazione, coordinata dalla centrale operativa di Roma della Guardia Costiera, sono state salvate 108 persone, tra le quali cinque donne.
La centrale operativa, ricevuta la richiesta di soccorso, ha inviato sul punto indicato la nave Aquarius, di 77 metri, appartenente ad una Ong. L’unità ha raggiunto il gommone, che, a causa del mare molto mosso, rischiava di capovolgersi. I migranti, trasferiti sull’Aquarius, hanno segnalato la presenza dei sei cadaveri, che sono stati trasferiti sulla nave.
Un appello è stato fatto dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: «Di pensare ce n’è veramente bisogno. E ce lo ricorda l’ennesima tragedia di oggi nel Mediterraneo».