Cna Sicilia chiede il blocco delle nomine delle “super” Camere di Commercio alla luce delle inchieste giudiziarie in atto

Camera di Commercio Siracusa
Camera di Commercio Siracusa

PALERMO – La Cna regionale per il commissariamento delle Camere di Commercio e di Unioncamere, dopo il coinvolgimento di alcuni  vertici camerali siciliani nei vari filoni di indagini.

I vertici della Confederazione delle piccole e medie imprese (Cna) chiedono così ai governi nazionali e regionali di bloccare l’iter in atto per la nomina degli organismi che guideranno le “super” camere di Commercio unificate.

Basti ricordare tra tutti il caso dell’unificazione delle Camere di Commercio di Catania, Siracusa e Ragusa, per cui lo scontro in atto per la guida vede due fronti, quello guidato da Confcommercio che sponsorizza Pietro Agen, e quello che invece sostiene la candidatura dell’attuale presidente della Camera di Commercio di Siracusa presidente nazionale Unioncamere, Ivan Lo Bello, finito, come si sa,  nell’inchiesta “petroli” della Procura di Potenza con l’accusa di associazione a delinquere assieme all’amico imprenditore megarese, Gianluca Gemelli, ex dell’ex ministro alla Sviluppo Economico, Federica Guidi.

Alla luce delle recenti notizie che coinvolgono le istituzioni Cameraliaffermano i dirigenti regionali di Cna Siciliaed alla luce delle indagini in corso sulle procedure di rinnovo delle Camere di Commercio, ribadiamo l’urgente necessità di un intervento del governo nazionale e del governo regionale per bloccare l’iter in corso e valutare eventuali commissariamenti, ritenendo inopportune ulteriori proroghe dei vertici delle Camere di Commercio e di Unioncamere”.

Uno scontro all’ultimo voto e all’ultimo ricorso, quello che vede, tra gli altri, l’accorpamento delle tre Camere di Commercio del Sud Est siciliano, con il segretario generale della Camera di Commercio di Catania,  Alfio Pagliaro, indagato per abuso d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta su presunte iscrizioni fantasma per il rinnovo dell’Ente camerale.

Con Pagliaro, che è anche il commissario ad acta per la unificazione delle Camere di Catania, Siracusa e Ragusa, sono indagati anche alcuni titolari di associazioni che avrebbero iscritto al loro gruppo ignare aziende per fare crescere il proprio peso elettorale.

A Siracusa, come a suo tempo denunciato anche da Confindustria, quasi cento titolari di aziende non avrebbero aderito ad associazioni che invece li avevano inseriti fra i propri iscritti.

Servono nuove regole basate sulla vera legalità e sulla reale trasparenza – aggiungono i vertici di Cna Sicilia –  specie in riferimento ai requisiti relativi alla rappresentatività delle associazioni: bisogna valutare e accertare il reale numero di soci, la presenza delle sedi nel territorio, il numero di dipendenti e collaboratori. Bisogna inoltre verificare i bilanci, la tracciabilità e la congruità dei pagamenti delle quote associative, e impedire la possibilità ad uno stesso associato di iscriversi a più associazioni. Ci aspettiamo – concludono i vertici regionali delle piccole e medie imprese della Cna siciliana – un intervento urgente dei governi, per una vera riforma e rinnovamento delle Camere che devono tornare ad essere strumenti al servizio delle imprese”.

Please follow and like us:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

RSS
Follow by Email
Linkedln
Share