
AUGUSTA – Ancora un naufragio stamane a largo delle coste libiche, nel Canale di Sicilia, di una barcone con almeno 500 migranti. L’imbarcazione in precarie condizioni di galleggiamento si è capovolto a causa del sovraccarico.
Centinaia i migranti finiti in mare. A soccorrerli nave Bettica, che aveva già avvistato il barcone ed aveva già avviato le manovre di avvicinamento, e la nave Bergamini, entrambe della marina Militare italiana.
Dalle due navi italiane sono stati subito lanciate in mare zattere di salvataggio e giubbotti salvagente. Secondo quanto si è appreso, sarebbero circa 500 i migranti salvati e almeno 7 le salme recuperate.
Continuano, comunque, le ricerche anche con l’aggiunta di altre navi che nel frattempo hanno raggiunte quelle italiane, nel tentativo di ritrovare altri dispersi.
Ieri, intanto, nel porto di Augusta sono sbarcati dalla nave De La Penne altri 509 migranti di nazionalità sub sahariana, marocchina, egiziana ed eritrea. Si tratta di 456 uomini (uno ustionato che necessita di cure), 53 donne (tre incinte), 32 minori accompagnati e 17 non accompagnati, tutti salvati in quattro distinti interventi da parte delle navi impegnate nell’operazione di soccorso nel Canale di Sicilia.
Sempre ieri, dalla nave militare spagnola Reina Sofia sono stati donati alla protezione Civile di Augusta 500 capi d’abbigliamento per bambini. Intensi gli interventi di questi giorni, anche la nave di Medici Senza Frontiere, Dignity One, ha provveduto al recupero di almeno altri 300 migranti assiepati in tre gommoni.