Giochi per cittadini adulti: “Il NO asfalta il SI”

Preferiamo essere asfaltati?
Preferiamo “asfaltarci”

Timidamente, sommessamente ed in punta di piedi uno sparuto gruppo di “professoroni del Si” alla riforma costituzionale, si era appena affacciato, peraltro con la finestra  socchiusa, nel luogo della contesa, semmai necessario, sempre con estrema cautela e rispetto, pronti ad un eventuale dibattito.

Asfaltati.

Massimo Cacciari  si è beccato dell’irresponsabile “si sottomette a Renzi”;

Roberto Benigni è diventato “Johnny Lecchino

Augusto La Barbera, si innalza a mo di esempio per spiegare il gioco “con lui sono ben 13 i professori citati o intercettati che aderiscono al fronte del Sì

Giorgio Napolitano… non fa testo, era nel mirino dei killer da molti anni.

In sostanza se voti “” al referendum Costituzionale sei un disonesto, tu e tutta la tua famiglia fino alla settima generazione.

Ora, a prescindere dalla riforma Costituzionale, in tutte le “cose” tra verità, mezze bugie e menzogne intere, non facciamo altro che dire NO in contrapposizione al SI.

Le regole del gioco sono semplici. Quelli del SI a volte sono per il NO, e viceversa. Dipende. Il mazziere è sempre per il SI, chi non è di mano è assolutamente per il NO.

Il gioco continua all’infinito, al punto da mettere in crisi il gattopardiano cambiare tutto per non cambiare niente”. Si cambia nulla per non cambiare niente.

Probabilmente l’inventore di questo gioco fu Eraclito di Efeso, circa duemila e cinquecento anno fa.

Scrisse la regola: “Una e la stessa è la via all’insù e la via all’ingiù”, per cui “bisogna seguire ciò che è comune”. Però, “la maggior parte degli uomini vivono come se avessero una loro propria e particolare saggezza”.

Eppure è semplice “L’opposto concorde e dai discordi bellissima armonia, e tutto accade secondo contesa”.

Lo scopo del gioco è armonizzare gli opposti.

Abbiamo capito male, troppo “oscuro” per noi, preferiamo “asfaltarci”.

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