
SIRACUSA – Il presidente del Siracusa calcio, Gaetano Cutrufo, pronto a mollare tutto se dovessero ripetersi ancora scontri e tafferuglio tra tifosi, come quelli di sabato in occasione della partita Siracusa – Catania di Coppa Italia.
Cutrufo è rammaricato per quanto accaduto, e se da questi scontri dovesse restare penalizzata la società e la squadra, non ci penserà due volte a lasciare tutto.
«Ho fatto enormi sacrifici per arrivare a tempi record tra i professionisti – ha detto Cutrufo – sottraendo tempo e denaro alla mia famiglia. Con il convincimento che in Lega Pro sarebbe stato tutto più affascinante. Ho sognato da sempre di poter dare ai miei concittadini la possibilità di un derby con il Catania, perché dal fascino particolare e perché no, scongiurando qualsiasi tipo di sudditanza mentale di qualche Siracusano. Siracusa può essere alla pari con qualsiasi città del mondo. Evidentemente, però, mi sbagliavo. Senza troppo generalizzare, perché grazie a Dio ieri allo stadio c’erano tante persone per bene, e voglio fare i complimenti, per esempio, ai tifosi della Curva Anna, mi vergogno di ciò che è accaduto».
Come abbiamo scritto in cronaca, la Squadra Mobile di Siracusa ha denunciato quattro siracusani, due maggiorenni e due minorenni, per i tafferugli del dopo partita. Adesso, non è escluso un provvedimento del giudice sportivo che potrebbe pesare sulla società, cosa che non piace al presidente Cutrufo.
«Mi auguro la società di cui io sono il presidente non subisca danni da tutto ciò – conclude Cutrufo -. In caso contrario sono costretto mio malgrado a lasciare tutto. Non era questo che desideravo. Non spreco i miei soldi e il mio tempo per assistere a questo scempio. Chiedo scusa e ringrazio tutti coloro che in questi tre anni hanno creduto in me e nel mio progetto. Naturalmente mi prodigherò per far sì che non accada ciò che accadde nel 2012. Ma io così non ci sto. Passo la mano».