
La natura sembra irrispettosa ed irriverente, ma applica la sua legge.
Nel susseguirsi degli eventi, esiste la casualità, non imputabile all’uomo e la causalità, la nostra libertà di incidere sulle reazioni della natura.
Gli abusi commessi dall’uomo, in tutti i settori della vita, sono il vero nervo scoperto, quel nodo che blocca il famoso pettine.
L’abusivismo nella costruzione di un immobile, nel parcheggiare in doppia fila, nel richiedere una falsa pensione, sono pratiche di cui spesso il cittadino si serve per raggiungere col minor costo il massimo risultato.
L’elemento caratterizzante della nostra vita è sempre uguale: commettere abusi e poi condonarli. Nella fase successiva ci divertiamo ad affibbiare tutte le colpe alla politica.
Invece di cercare soluzioni, attraverso il dialogo, siamo bravi ad alzare la manina e gridare “io sono onesto e voi no”.
Forse è arrivato il momento di “ammirarsi allo specchio” senza ipocrisie per riflettere insieme.
L’alternativa sarà ancora un carnevale dagli effetti catastrofici.