
LENTINI – E’ finita ieri, tra gli aranceti di contrada San Demetrio, lungo la vecchia strada di congiungimento con la provincia di Catania, la latitanza del lentinese Sebastiano Raiti, 32 anni, inteso “Cozzola”, sfuggito alla cattura dell’operazione “Uragano” dello scorso 27 aprile, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia, e ai fermi emessi dai sostituti A. Ursino e A. la Rosa, in quanto accusato di associazione mafiosa, essendo ritenuto associato al clan Nardo di Lentini.
A catturare Raiti, latitante dal giugno scorso, dopo mesi di indagine ed una complessa attività tecnica, sono stati gli agenti della Squadra Mobile e del Commissariato di Lentini.
Il giovane è stato individuato all’interno di una abitazione di campagna di proprietà di un altro lentinese, Sergio Furnò, anch’egli di 32 anni, arrestato per aver fornito appoggio logistico e copertura al latitante. Con lui denunciate per favoreggiamento anche altre due persone che si trovavano all’interno della casa.
Raiti, all’irruzione della Polizia ha tentato di fuggire attraverso gli agrumeti che si trovano sul retro dell’abitazione, ma è stato prontamente catturato dagli agenti posti a cinturazione della zona.