
PACHINO – Un ex sindaco, Paolo Bonaiuto, 57 anni, un ex assessore allo Sport, Turismo e Spettacolo, Salvatore Spataro, 57 anni, oggi consigliere comunale, ed un altro consigliere in carica, Massimo Agricola, 45 anni, ed un boss locale, Salvatore Giuliano, 54 anni, già noto alle forze dell’ordine, sono i protagonisti dell’operazione “Maschere Nude”, coordinata dal sostituto Antonio Nicastro, e condotta dalla Squadra Mobile di Siracusa e dal Commissariato di Polizia di Pachino.
L’operazione, al termine di una complessa ed articolata attività investigativa, supportata da intercettazioni telefoniche ed ambientali, ha portato ieri alla notifica di avvisi conclusioni indagini, nei confronti dei quattro pachinesi “eccellenti”, con l’accusa di concussione in concorso.
Secondo quanto accertato dagli investigatori, l’allora sindaco di Pachino, Paolo Bonaiuto, il consigliere Massimo Agricola, e all’epoca dei fatti assessore Salvatore Spataro con Salvatore Giulino, nelle veste di intermediari, costringevano un imprenditore, titolare di una ditta aggiudicataria del servizio di Noleggio service per la manifestazione dell’agosto pachinese 2012 per l’importo di 30.250,000, a versare una tangente pari a 10.000 euro sotto la minaccia della mancata emissione del mandato di pagamento.
In particolare, l’assessore Spataro, che aveva commissionato il lavoro, pretendeva una tangente di 10 mila euro al fine di deliberare il mandato di pagamento per le opere prestate a Pachino in occasione dell’estate 2012.
Tangente però che prendevano anche il sindaco Bonaiuto e il consigliere Agricola, tentando di estromettere Spataro e Giuliano, in quanto Spataro non ricopriva più alcuna carica in Consiglio comunale.
Alla fine, la tangente, per non fare torto a nessuno, venne intascata per 5.000 euro da Bonaiuto e Agricola, e per i restanti 5.000 da Spataro e Giuliano.
Non solo tangenti però si aggiravano attorno al palazzo comunale di Pachino, perché nel corso delle indagini la Polizia ha portato alla luce “importanti ed ineludibili elementi di responsabilità” in ordine ad una attività di detenzione e cessione continuata, spaccio compreso, di sostanze stupefacenti (cocaina, hashish e marijuana), ai danni dell’ex assessore Salvatore Spataro, di Salvatore Giuliano, e di altre cinque persone, tutte già note alle forze dell’ordine: Massimo Vizzini, 43 anni, la convivente Maria Parisio di 48 anni, Sebastiano Meli, 51 anni, e i catanesi Salvatore Fabio Alessandro Palermo, detto “Toro seduto”, 31 anni, e Salvatore Cannavò, inteso “Giovanni cicala”, di 52 anni.
Gli indagati, secondo la Procura, in concorso tra loro, detenevano illecitamente e cedevano a terzi la droga, dal dicembre 2013 al febbraio 2014. L’attività investigativa ha evidenziato, anzitutto, le condotte illecite poste in essere da Salvatore Giuliano e Salvatore Spataro.
I due, infatti, in forza dello spessore criminale del Giuliano, e dei molteplici contatti che questi vantava nel mondo delinquenziale della vicina città di Catania, hanno acquisito la disponibilità di considerevoli quantitativi di sostanze stupefacenti del tipo cocaina e marijuana, poi immessi sul mercato di Pachino e dei Comuni limitrofi. In particolare, Salvatore Giuliano, prestava attenzione al coinvolgimento nello spaccio al minuto, al fine di non attirare le attenzioni delle forze di Polizia.
Parimenti, sono emersi inequivocabili elementi di responsabilità a carico un ulteriore gruppo di soggetti, anch’esso attivo nel settore dell’approvvigionamento e dello spaccio di droga.
In tale contesto si è evidenziata la figura di Sebastiano Meli, anello di congiunzione con l’hinterland catanese, e che per conto sia di Salvatore Cannavò, “Giovanni cicala”, che di Salvatore Fabio Alessandro Palermo, “Toro seduto”, ha provveduto ad effettuare consegne di droga e a riscuotere il denaro della vendita dello stupefacente da Massimo Vizzini e dalla sua convivente Maria Parisio.
Le responsabilità del gruppo sono state comprovate, oltre che dalle attività tecniche, anche dall’arresto in flagranza di reato di alcuni suoi componenti, (il Meli nel gennaio 2014 ed il Vizzini nell’aprile 2014) trovati in possesso di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti e dal conseguente sequestro di droga (18 grammi di cocaina e 2 kg di marijuana) da parte degli agenti della Squadra Mobile e del Commissariato di Pachino (definiti nel linguaggio criptico criminale come “teste di lametta”).
Le intercettazioni hanno fatto trasparire un rapporto tra gli indagati duraturo e consolidato nel tempo, basato sulla reciproca fiducia, ed avente come fine precipuo il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti (denominate nel linguaggio criminale a volte “cassette di roba” altre come “mortadella” o “datterino”, mentre le sostanze per tagliare la droga denominate “medicinale per i sorci”, “Pillole per lo stomaco”), tra Catania – Pachino – Portopalo di Capo Passero, con un profitto di migliaia di euro.
Nei riguardi dei soggetti indagati, era stata inizialmente richiesta ordinanza di custodia cautelare in carcere. Tuttavia, stante il lasso di tempo trascorso, venute meno le esigenze cautelari, si è proceduto alla sola notifica degli avvisi conclusione indagini.