SIRACUSA – Soddisfazione viene espressa dai componenti del gruppo Nuova Siracusa che con l’apporto di Save Villa Reimann ha organizzato sabato un sit-in davanti l’ingresso della struttura in via Necropoli Grotticelle, per denunciare la grave situazione di degrado del Patrimonio Reimann donato al Comune di Siracusa con un gesto di amore dalla gentildonna danese Christiane Reimann.
In strada, dunque, per manifestare, in maniera civile, contro le promesse non mantenute e quella che viene ritenuta “l’indolenza continua dell’Amministrazione Comunale verso Villa Reimann”, come sottolineano Pierluigi Chimirri di Nuova Siracusa, e Marcello Lo Iacono coordinatore di Save Villa Reimann.
Oltre due anni orsono è venuta giù la balaustra della scala d’accesso pedonale alla Villa mentre, di recente, è crollato il muro di cinta in più punti, per fortuna, non coinvolgendo nessuno nella rovinosa caduta sul marciapiede.
Nuova Siracusa e Save Villa Reimann si dicono preoccupato per questo stato di degrado che potrebbe causare altri crolli, considerata la precarietà del muro in tutto il confine ed anche all’interno. È di stamattina, infatti, l’avvenuto distacco di un capitello di una colonnina porta vaso.
«La larga partecipazione di cittadini – hanno affermato Chimirri e Lo Iacono – vuole rappresentare l’urgenza di fermare il degrado del Patrimonio Reimann e dall’altra chiedere un intervento massiccio all’assessore comunale alla Cultura, che nel tentativo di mettere “una pezza” ha annunciato uno stanziamento di 13.000 euro per il rifacimento del muro procrastinando ancora quello della balaustra della scala a data da destinarsi. La richiesta di fermare il degrado morale e materiale della città è stata sintetizzata con alcuni striscioni posizionati lungo il muro di cinta di Villa Reimann che hanno inteso richiamare l’Amministrazione alle proprie responsabilità. Nuova Siracusa, di contro, assume l’impegno, in rappresentanza dei cittadini, che nei prossimi mesi non vengano spenti i riflettori sulla vicenda che coinvolge un bene che appartiene a tutti i siracusani e che non merita di essere condannato al degrado continuo».