
SIRACUSA – Alla fine, dopo un periodo di accuse reciproche dei due schieramenti, quello delle imprese siracusane guidato dal presidente nazionale di Unioncamere, vice presidente di Confindustria, ed ex presidente della Camera di Commercio di Siracusa, Ivan Lo Bello, e quello del futuro presidente della mega Camera di Commercio del Sud Est (Catania, Siracusa e Ragusa), Pietro Agen, presidente regionale di Confcommercio, nessun passo indietro da parte della Regione, come sperato dallo stesso Lo Bello, ma la conferma dell’accorpamento e la nomina dei 33 componenti del Consiglio camerale.
A firmare ieri il decreto che per cinque anni governerà l’attività imprenditoriale e la rete dello sviluppo (così dovrebbe essere, essendo la Camera di Commercio partnership importante) nella Sicilia orientale, è stato il presidente della Regione, Saro Crocetta.
Ad essere nominati, a seconda del settore di indicazione, sono:
Agricoltura: Giosuè Catania, Sandro Gambuzza, Pietro Greco e Giovanni Pappalardo.
Artigianato: Andrea Milazzo, Giovanni Brancati e Michele Marchese.
Industria: Ivanhoe Lo Bello, Fabio Massimiliano Scaccia e Filippo Guzzardi.
Commercio: Riccardo Galimberti, Sandro Romano, Salvatore Politino, Vincenza Privitera, Maria Fiore, Salvatore Guastella, Antonino Giampiccolo e Arturo Linguanti.
Cooperazione: Luciano Francesco Ventura.
Turismo: Rosario Di Bennardo Rosario e Domenico Torrisi.
Trasporti e Spedizioni: Giuseppe Bulla.
Servizi alle Imprese: Patrizia Gulisano, Paolo Lentini, Pietro Agen, Giuseppe Giannone e Virginia Zaccaria.
Credito e Assicurazioni: Arturo Schininà.
Altri Settori: Domenico Blatti.
Organizzazioni Sindacali: Fortunato Parisi.
Consumatori e Utenti: Francesco Tanasi.
Liberi Professionisti: Sebastiano Truglio.
Il 33° dovrebbe essere, nel settore Industria, Domenico Bonaccorsi di Reburdone, attualmente sospeso per 12 mesi dai probiviri.
Come si vede, la vicenda, ancora aperta nelle aule giudiziarie e al Tar, sul “peso” di ogni associazione per la nomina dei consiglieri camerali, di fatto, ha ridotto notevolmente la presenza siracusana, o quantomeno del raggruppamento (Cna e Confindustria in testa) che fa rifermento ad Ivan Lo Bello.
Per loro, le adesione delle imprese alle associazioni che sostengono Agen, non sarebbero del tutto veritiere, da qui la richiesta, dopo una volontà iniziale a mettere assieme le tre realtà imprenditoriali ed economiche del Sud Est siciliano, a non effettuare l’accorpamento.
Evidentemente non l’ha pensata così Crocetta né tantomeno è mai arrivata sospensiva dal governo nazionale, o si sia alzata alta la voce della politica, ed ecco che è nata ufficialmente la mega Camera di Commercio della Sicilia orientale , che adesso dovrà eleggere il suo presidente, il catanese Pietro Agen, come annunciato da tempo.
Resta l’amaro in bocca al raggruppamento siracusano che fa capo a Lo Bello, come dichiarato da Arturo Linguanti, presidente della Confesercenti siracusana, che comunque spera in un intervento del Tar e, perlopiù, della magistratura, nel dimostrare le adesioni false delle imprese alle associazioni di categoria, per annullare tutta l’operazione.
«Le numerose iniziative giudiziarie intraprese dalle associazioni di categoria nel corso della procedura di accorpamento delle Camere di Commercio di Siracusa Catania Ragusa – afferma Linguanti – non sono state ritenute sufficienti dal presidente della Regione Crocetta che ha emesso il decreto di nomina dei consiglieri dando così seguito alle attività del commissario ad acta. Constatiamo che nessuna forza politica ha suggerito la prudenza e l’opportunità di attendere l’esito delle inadempienze giudiziarie in corso, nonché l’esito del ricorso al Tar promosso dalle associazioni di categoria Siracusa. Ne prendiamo atto che è stata del tutto ignorata l’azione dell’autorità giudiziaria – conclude Linguanti – nonostante la consapevolezza che ogni attività rischi di essere travolta dall’esito dei procedimenti in corso, non ne comprendiamo le ragioni ma siamo costretti a subire nuovamente un’azione politica clamorosamente ingiusta nei confronti dell’imprenditoria siracusana».






