AVOLA – Un sussidio economico ed un lavoro, questo ha chiesto, nel modo sbagliato, minacciandolo di morte con una roncola, il 35enne Sebastiano Germano, al sindaco di Avola, Luca Cannata.
L’uomo, che è stato arrestato e posto ai domiciliari dagli agenti del Commissariato avolese, è adesso accusato di violenza e minaccia aggravata e porto ingiustificato di strumenti atti ad offendere.
Nel pomeriggio di ieri, intorno alle 17:30, Germano, come fanno in tanti essendo i sindaci il primo front office dei cittadini, in particolare nella fase del bisogno, aveva bloccato il sindaco Cannata davanti all’ingresso del Municipio, chiedendogli con insistenza un sussidio economico ed un lavoro.
Germano però non si è limitato solo a questo ma ha minacciato di morte il primo cittadino, brandendo una roncola che teneva nascosta sotto il giubbotto.
Grazie all’intervento di alcuni dipendenti comunali l’aggressore veniva messo in fuga.
A rintracciarlo ci hanno pensato gli agenti del locale Commissariato, trovando nei pressi della sua abitazione, intento ad armeggiare nella sua automobile dove aveva nascosto l’attrezzo utilizzato poco prima per minacciare il sindaco.
Solidarietà al sindaco Cannata è stata espressa dall’AnciSicilia, di cui è vice presidente, da molti colleghi sindaci, parlamentari e cittadini.
«Esprimiamo la solidarietà dell’AnciSicilia a Luca Cannata, sindaco di Avola e vice presidente vicario della nostra Associazione, bersaglio di un nuovo atto di intimidazione – affermano Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, rispettivamente presidente e segretario generale dell’AnciSicilia -. La situazione ha ormai raggiunto i tratti di una vera e propria emergenza che, aggravata dalle precarie condizioni economiche degli enti locali, necessita di un intervento deciso ed organico. Continuamente messi con le spalle al muro dalle esigenze delle comunità sempre più difficili da soddisfare anche per i continui tagli ai trasferimenti, o dalle minacce di cittadini disperati, gli amministratori locali non riescono a svolgere il proprio compito in maniera serena e questo sta determinando una concreta difficoltà nel portare avanti l’impegno politico e civile all’interno delle sedi istituzionali. Amareggiati per questo ennesimo gesto di intolleranza nei confronti di un rappresentante delle istituzioni, – concludono – ribadiamo la piena convinzione che seguire la strada della “buona amministrazione” sia la risposta migliore per far prevalere il senso di legalità contro qualsiasi atteggiamento di prevaricazione».
«Massima solidarietà al sindaco di Avola Luca Cannata per il tentativo di aggressione subito ieri – dichiara la parlamentare nazionale del Pd, Sofia Amoddio -. Aggressioni e minacce come queste non possono essere tollerate in alcun modo. Sempre più spesso, le reazioni alle condizioni di esasperazione di alcuni cittadini trovano nei sindaci un facile bersaglio. I primi cittadini svolgono un ruolo sempre più difficile con poche risorse per i loro territori e disagio sociale in aumento che può sfociare in atti di violenza intollerabili».