SIRACUSA – Il Siracusa conquista, battendo la Vibonese 4-1, la terza vittoria consecutiva (non era mai accaduto in questa stagione) e per la prima volta va in territorio positivo (+3) nella differenza tra gol fatti e gol subiti. Il tutto al termine di una gara giocata con determinazione e regalando ottimi fraseggi.
Siracusa (4-2-3-1): Santurro; Diakité (39’ st Brumat sv), Pirrello, Turati, Malerba; Palermo, Spinelli; Azzi, Catania, Valente (27’ st De Silvestro); Scardina (35’ st De Respinis). A disp. Gagliardini, Dentice, Longoni, Russo, Rizza, Persano, Cossentino, Nania. All. Sottil
Vibonese (4-3-3): Russo; Franchino, Sicignano, Manzo, Minarini; Giuffrida (10’ st Torelli), Favasuli (21’ st Bubas), Viola; Scapellato, Sowe, Piroska (29’ st Di Curzio). A disp. Mengoni, Legras, Yabre, Tindo, Lettieri, Usai, Bellocco. All. Campilongo
Arbitro: Carella di Bari
Assistenti: Zingrillo e Trinchieri
Marcatori: 19’ pt Catania (S), 32’ pt Valente (S), 40’ pt Turati (S), 14’ st Minarini (V), 48’ st Azzi (S)
Avvio frizzante con Scardina e il calabrese Scapellato che mancano il gol nei primi 120 secondi. Il Siracusa va in vantaggio poco prima del 20′ con Catania, abile a deviare di testa un traversone. Di testa anche il raddoppio alla mezz’ora con Valente.
Siracusa straripante con Scardina che si procura un calcio di rigore che tira sul palo ma è lesto Turati a ribadire in rete.
Ritmi più blandi nella ripresa con Minarini che accorcia e Azzi che chiude il conto nel finale con una bella conclusione da posizione decentrata.
«Oggi era importante andare a quota 41 e allontanarci definitivamente dalle zone pericolose – ha commentato il tecnico azzurro, Andrea Sottil -. Era importante fare una grande prestazione. Ora prepariamoci alle prossime 10 partite continuando a fare come sempre, pensando partita per partita. Siamo in salute, creiamo e subiamo poco: avanti così. La squadra ora è matura, è consapevole dei propri mezzi e ha anche la capacità di riconoscere i propri errori. È questa mentalità che fa la differenza, insieme alla possibilità di avere anche dei subentranti in grado di cambiare le partite. Ora siamo spensierati e questo per noi deve essere un valore aggiunto».
Soddisfatto il difensore francese Diakitè, alla seconda presenza consecutiva da titolare.
«Prima di rientrare in campo ho sempre lavorato tanto – ha affermato il francese -, io ho sempre creduto in questo e per me è la cosa che conta. Nel ruolo di terzino destro non avevo mai giocato, ma è l’atteggiamento che fa la differenza: quando si sta bene con la testa si riesce a far tutto al massimo».






