Disservizi all’ufficio tributi del Comune di Siracusa, la Filcams Cgil attacca i dirigenti comunali per le “scelte” fatte

Stefano Gugliotta, segretario Filcams Cgil

SIRACUSA – “Il re è nudo!”, per la segreteria provinciale della Filcams di Siracusa, ma non per i funzionari del Comune di Siracusa che, secondo il segretario dell’organizzazione sindacale, Stefano Gugliotta, si sarebbero distinti per la caparbietà nell’intromettersi nell’organizzazione del lavoro dell’ufficio Tributi, che dovrebbe essere gestito da Sicula Ciclat.

Quello descritto dalla Filcams assume, purtroppo, sempre più l’immagine di un disservizio che rischia di diventare “consuetudine” se non corretto, considerato che i cittadini che si recano presso gli sportelli dell’ufficio Tributi, trovano file interminabili, da far impallidire anche l’atavico problema di un altro servizio, quello degli uffici postali per il ritiro delle raccomandate.

Sono infatti solo due gli sportelli aperti all’utenza, su otto disponibili, e questo perché, a sentire la Filcams, “i bravi funzionari comunali, pervasi da una sorte di sete di potere, hanno deciso che i lavoratori in possesso delle professionalità ancora oggi mortificati da Sicula Ciclat, non devono stare allo sportello nè al contenzioso, dove si è raggiunto il paradosso che, le lavoratrici ed i lavoratori, solo perché iscritti alla Filcams Cgil, rei di pretendere il rispetto delle loro professionalità, sono stati spostati a mere mansioni d’ordine e sostituiti con  professionalità inventate dal giorno alla notte

Per l’organizzazione sindacale, quella del mancato utilizzo dei lavoratori non sarebbe l’unica “forzatura” fatta dai dirigenti comunali, ma a questa se ne sarebbe aggiunta una seconda riguardante, pare unico caso in Italia di sportelli erariali, della chiusura pomeridiana degli stessi, compreso, denuncia sempre la Filcams, anche il venerdì mattina e il sabato.

Per permettere ciòrimarca in una nota la Filcamsnon si è esitato a tagliare l’orario di lavoro dei lavoratori dell’appalto, lavoratori che fino a maggio 2016 garantivano  alla città ed alle casse comunali,  un servizio eccellente. La rateizzazione della Tari è ferma al palo, come la definizione delle pratiche sugli avvisi notificati e gli avvisi di accertamento 2017, ciò perché le professionalità dell’appalto, sono state mortificate perché ree ed adibite a mansioni prettamente d’ordine, a vantaggio di altri lavoratori che, nonostante la loro buona volontà e l’assenza di una qualsiasi formazione, non sono nelle condizioni di portare avanti questo delicato lavoro.  È un dato innegabile e che dovrebbe far riflettere gli amministratori comunali come la giunta ed i consiglieri comunali, che, insiste una crescente diminuzione degli accertamenti Tarsu-Tari di oltre il 60%, con buona pace degli evasori, e minori servizi destinati ai cittadini per la costante perdita di ingenti somme”.

«Solo grazie all’intervento del giudice del lavoro che ha condannato Sicula Ciclat per attività antisindacaleha sottolineato Stefano Gugliotta, segretario generale della Filcams Cgil di SiracusaSicula Ciclat è stata costretta a rimettere nel contenzioso un lavoratore rsa, trasferito senza alcun rispetto delle norme di legge per come evidenziato dal giudice. Il sindaco Garozzo e tutto il Consiglio comunale, che ad oggi non hano speso una parola,  dovrebbero svegliarsi dal letargo ed intervenire energicamente. Il supposto risparmio della gara  per i servizi di supporto agli uffici comunali, si sta rivelando ogni giorno di più un boomerang  per l’intero Comune di Siracusa, ed è irresponsabile che ancora oggi si continuano a trovare i soldi per nuove navette elettriche e conseguenti assunzioni clientelari, mortificando i restanti lavoratori dell’appalto. Ricordiamo a Garozzo sindaco, che  aveva giurato di portare a livelli di retribuzione civile, che oggi questi lavoratori sono ancora a venti ore settimanali e prendono meno di prima, e che l’intero appalto è oneroso e poco produttivo».

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