
NOTO – Terza età e non solo. Il sindacato dei pensionati della Cgil, lo Spi, accende i riflettori su due continenti del “pianeta uomo”: quello degli anziani e quello dei lavoratori, che di fatto sono contingenti, oggi più di ieri.
E lo fa dedicando tre giorni di pubblico incontro, per confrontarsi con la gente, con l’intento sia di far conoscere gli obiettivi già raggiunti, sia individuare soluzioni efficaci rispetto alle nuove sfide di questo terzo millennio.
Lo Spi Cgil Sicilia, organizzatore dell’evento, vuole mettere in campo un modo di affrontare le problematiche del pensionato di oggi e di domani “più adeguato ai tempi”. L’importante evento si svolgerà a Noto, cittadina di antica storia e dalla incontrastata bellezza architettonica, ma anche punto di confine tra due importanti province, Siracusa e Ragusa.
L’appuntamento, in piazza da giovedì a sabato, è stato presentato sabato scorso a Palazzo Ducezioa Noto, dal segretario regionale dello Spi, Maurizio Calà.
«Le politiche sociali, i diritti universali dei lavoratori, il futuro del “Sudd’Italia” – ha detto Calà – sono alcuni dei temi che affronteremo in questa tre giorni. Ma parleremo anche delle truffe agli anziani e della campagna messa in atto con l’Inps “#mai più soli”. Insomma un viaggio dentro il mondo dei pensionati di oggi, certo, ma anche in quello dei lavoratori, dei giovani, che saranno i pensionati di domani, i cui diritti vanno salvaguardati. A tal proposito, la seconda giornata riguarderà testimonianze di lavoro e i sì del referendum per il lavoro, sui voucher e gli appalti. In base alle previsioni Istat – conclude il segretario dello Spi Cgil Sicilia – la popolazione anziana dell’isola è in costante aumento: oggi il rapporto è di 100 giovani ogni 137 anziani (meno rispetto al dato nazionale che è di 100/157) ma nel 2065 sarà di 288/100. Un dato che dimostra quanto sia imprescindibile adeguare il sistema delle politiche sociali al previsto aumento dell’età media, ma anche creare nuove occasioni di lavoro per dare ai giovani le attese risposte e per non farli scappare in altre terre».
Maurizio Calà ha anche presentato un’altra importante iniziativa che chiuderà la tre giorni: un protocollo d’intesa che lo Spi nazionale e regionale sigleranno con l’Ugtt Retraitès, ovvero, l’omologo sindacato tunisino, per un’azione congiunta sui temi dell’immigrazione (come già fatto con il sindacato austriaco e francese).
A fianco di Maurizio Calà, i segretari provinciali dello Spi Cgil di Ragusa e Siracusa, rispettivamente Roberta Malavasi e Valeria Tranchina.
«Affronteremo tutte le tematiche dei pensionati – sottolinea Roberta Malavasi – ma anche del lavoro che non c’è, di quello precario e della condizione sempre più difficile per i giovani. Ma parleremo anche di povertà che oggi sfiora il 50% delle famiglie».
«Questo è un territorio dalla grande valenza nella lotta per i diritti dei lavoratori – aggiunge Valeria Tranchina -. In questa sede non possiamo non ricordare i famosi “fatti di Avola” e del sangue allora versato, diritti cancellati e ora riproposti dalla Cgil con la Carta dei diritti universali dei lavoratori e delle lavoratrici. Un grande impegno sindacale rinnovato nel tempo, come conferma l’attuale stretta collaborazione, nel pubblico interesse, tra la locale Camera del Lavoro, il sindacato dei pensionati, l’Auser e l’Amministrazione comunale».
Concorde il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, ineccepibile padrone di casa.
«Le forze locali del sindacato e l’Auser – ha ribadito Bonfanti – hanno una presenza costante e produttiva, con impegno e disponibilità nella vita quotidiana della nostra città. Nel simbolo scelto dagli organizzatori, quattro braccia che si incrociano, io voglio vederci un gesto che facevamo nei nostri giochi da bambini, quando potevamo superare le barriere e gli ostacoli contando sul supporto degli altri».