SIRACUSA – «I servizi ferroviari rischiano una pesante riduzione se l’Ars non approva norma che consenta un nuovo contratto tra la Regione e Trenitalia».
A lanciare l’allarme è il segretario provinciale della Filt Cgil di Siracusa, Vera Uccello, in linea con quanto dichiarato dai segretari generali di Cgil e Filt Sicilia, Michele Pagliaro e Franco Spanò, denunciando il rischio di un’ulteriore diminuzione dei già ridotti servizi ferroviari, in assenza della stipula del Contratto di servizio decennale tra la Regione e Trenitalia.
«Tale contratto – spiega Vera Uccello – è necessario per dare il via agli investimenti per l’ampliamento dei servizi stessi. E se a livello regionale il timore è quello che senza il nuovo Contratto di servizio non saranno impegnati i necessari aumenti di risorse finanziarie e di materiali ferroviari indispensabili per implementare la quantità e la qualità dei servizi resi, per il territorio siracusano il rischio è legato non solo ai servizi ma agli stessi collegamenti. Un timore che trova una prima conferma nella ufficialità data alla chiusura totale della tratta Siracusa – Catania, avviata ieri e che durerà fino a settembre».
Una chiusura totale che la Filt siracusana ha provato a scongiurare, proponendo a Rfi e Trenitalia di rivedere i lavori in modo da non bloccare in toto il collegamento ferrato, ma senza esito «vista la mancata disponibilità di dialogo dimostrata durante l’audizione convocata due settimane fa dall’assessore regionale Pistorio».
Intanto, per sollecitare la firma del Contratto di servizio, ma anche in forma di protesta, è stato indetto per mercoledì un sit-in davanti all’Ars. L’iniziativa è organizzata dalle tre sigle sindacali unitarie.