
Siracusa – Un impegno etico al rispetto del concetto di appropriatezza prescrittiva sanitaria nell’interesse dei cittadini e dell’Azienda. A lanciare il messaggio a tutti i medici è stato il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Brugaletta in apertura del seminario formativo sul tema “Focus on decreto 569: luci ed ombre. La governance territoriale ed ospedaliera”, che si è svolto nella sala conferenze dell’Ordine dei Medici di Siracusa.
Obiettivo, aggiornare i medici di medicina generale e i medici specialisti sull’argomento dell’appropriatezza delle prestazioni sanitarie dei Livelli essenziali di assistenza (LEA), sui sistemi di valutazione, verifica e miglioramento dell’efficienza ed efficacia in linea con il Piano sanitario nazionale.
L’apertura dei lavori è stata preceduta dal saluto ai partecipanti del direttore sanitario dell’Asp di Siracusa nonché presidente dell’Ordine dei Medici Anselmo Madeddu.
«Sono contento di vedere oggi i medici di base e i medici ospedalieri presenti a questo convegno che permette loro di confrontarsi su una tematica che interessa entrambi – ha dichiarato il direttore generale Salvatore Brugaletta -. La risorsa farmaco negli ultimi tempi in Sicilia era fuori controllo e gli sprechi sono stati ingenti. Ora però, grazie al tavolo tecnico regionale che ha studiato sistemi omogenei di intervento, la nostra regione potrà tornare nel gruppo delle più virtuose. Il raggiungimento degli obiettivi di risparmio economico è il risultato di un lavoro di squadra volto a garantire la tutela della salute del cittadino nel suo complesso. Ciò si traduce in una prescrizione dei farmaci ospedalieri più attenta e una gestione più efficace del post ricovero onde evitare al paziente un probabile ritorno nella struttura ospedaliera. L’Assessorato ha posto i direttori generali dinanzi ad una sfida per abbattere gli sprechi ed io sono certamente ottimista e fiducioso nella riuscita da parte della nostra Azienda perché sono certo della squadra e delle risorse di prima qualità presenti al suo interno».
Il responsabile regionale Agenas, Paolo Francesco Maria Saccà, ha illustrato la situazione della regione siciliana riguardo lo sforamento in termini di spesa di farmaci ed ha sottolineato come, rispetto al passato, la stessa, secondo le linee guida dettate dall’Assessorato regionale della Salute, sia salita al settimo posto della classifica nazionale.
«È obiettivo della Sicilia – ha aggiunto – rientrare tra le regioni più virtuose ed in questo risultano indispensabili la determinazione e l’impegno dei medici prescrittori. Il non raggiungimento dei traguardi fissati all’11,35% per la farmaceutica convenzionata e del 3,50% per la farmaceutica ospedaliera vorrebbe dire il blocco dei finanziamenti da parte del Ministro alla Salute. Il direttore Brugaletta ha raccolto la sfida ed io mi auguro vivamente che con una maggior attenzione da parte dei medici la provincia di Siracusa possa tornare virtuosa come lo era stata in precedenza».

La prima sessione si è conclusa con una tavola rotonda interattiva su “Farmaceutico e Direzioni dei Distretti sanitari: strategie sulle appropriatezze, punti di vista comuni in ottica ospedale-territorio” con la partecipazione del direttore sanitario dell’Asp di Siracusa, Anselmo Madeddu, di Emanuela La Ferrera del Dipartimento strutturale del farmaco all’Asp di Catania, Giuseppe Caruso direttore dell’Unità operativa Gestione Farmaci all’Asp di Siracusa, Domenico Torrisi del Distretto sanitario di Catania, Michele Stornello direttore Medicina generale dell’Umberto I di Siracusa.
La seconda sessione ha visto l’intervento di Renato Bernandini professore ordinario di Farmacologia all’Università di Catania sull’appropriatezza farmacologica dei trattamenti terapeutici mentre Mario Schisano pneumologo territoriale dell’Asp di Siracusa e Roberto Risicato direttore della Medicina interna all’ospedale Muscatello di Augusta hanno parlato di “Modelli per favorire il paziente cronico al miglioramento della compliance e aderenza alla terapia, sugli strumenti in possesso dello specialista e dell’esperienza dei device nelle malattie respiratorie.
Quindi Sergio Claudio e Giovanni Barone, rispettivamente presidente provinciale Simg e segretario provinciale Fimmg, hanno affrontato l’applicazione del decreto 569 dalla parte del medico di famiglia.