Noto – Nove associazioni netine dicono no alla realizzazione di uno stabilimento balneare sul litorale Eoloro–Pizzuta a Noto. Si tratta di “Sciami”, “Case sparse dell’agro netino”, “Archeoclub”, “NotoAmbiente”, “Albergatori Noto”, “Acquanuvena”, “Natura Sicula”, “No Triv” e “Comitatino Noto”.
“Il Consiglio comunale – dichiarano i responsabili delle nove associazioni in una nota congiunta – 4 anni fa ha respinto, con determinazione, le pretese della società “By Blu” che voleva occupare con uno stabilimento balneare metà della spiaggia Eloro-Pizzuta. Un “no” che arrivava anche dalla città, contro l’occupazione di una delle poche spiagge rimaste libere”.
Un’intera comunità, dunque, rivendica l’autonomia nella scelta del proprio modello di sviluppo, come hanno fatto rilevare le associazioni netine. Uno sviluppo ecosostenibile legato profondamente alla valorizzazione e alla salvaguardia delle risorse ambientale del proprio territorio come già dimostrato con le trivellazioni.
Adesso la preoccupazione è che la “By Blu” torni alla carica magari sostenuta da qualche altra società, per riproporre lo stesso progetto, sperando, come avvenuto con le trivellazioni petrolifere, magari sostenuto dal governo regionale del presidente Crocetta, che non si è mai dichiarato contrario alla perforazione del litorale.
Il sospetto è che gli speculatori del cemento siano dietro la porta pronti a dare l’assalto al territorio e al sue risorse paesaggistiche.
“La città di Noto – conclude la nota delle nove associazioni – si è data un modello di sviluppo che prevede il riuso del costruito esistente, la fruizione per i cittadini e gli ospiti delle incomparabili bellezze del territorio, la riscoperta dei sapori della nostra cucina, la cultura, il risparmio energetico. Non c’è posto per gli speculatori”.
