Quel muro che non serve a nulla

S. Gabbana, D. Dolce, E. John
S. Gabbana, D. Dolce, E. John

Ci risiamo. Anche Dolce & Gabbana, come fu per Guido Barilla, sono “cascati” nella rete del pescatore esprimendo contrarietà alle adozioni alle coppie gay.

Come al solito, invece di aprire un dibattito, su un tema per altro scottante, oltremodo interessante ed utile, ci affidiamo alla polemica, la strada più semplice.

Nella polemica c’è tutto quell’ergersi di un “muro” che ci divide in due, e nella sostanza accade che, chi lotta per l’emancipazione, per eliminare ogni forma di barriera, ne erge una di quelle invalicabili.

Dal #boicottabarilla al #boicottadolcegabbana, è tutto un boicottare.

Ecco, la “svolta buona”, l’unica che conosciamo è quella di “girarla” a polemica inconcludente. Dicasi “caciara”, il cimentarsi in quella “passione appassionate”, non solo italiota, di costruire nuove barriere nella comunicazione.

 Invece di capire le posizioni degli altri, ogni parte si erge a verità assoluta e indiscutibile, senza lasciare spazio a nessun altro che se stesso.

 L’integrazione tra culture, di questo si tratta, si può realizzare solo nel dialogo, cercando di capire le ragioni degli altri. Il boicottaggio e procedure simili, per esempio le “indignazioni”, servono soltanto a manifestare una superiorità, di pari grado e forza dell’altra, mostrando un limite culturale che fa pari all’altro. Nessuna cultura, per sua natura, può arrogarsi il diritto di essere superiore.

Aiutiamoci ad imparare ed a comprenderci.

Che poi, tutta questa discussione sul boicottare i prodotti di Dolce & Gabbana, è cosa per “loro”, con quello che costano.

Quindi caro Elton Johnte la canti e te la suoni”, ed in questo non hai rivali.

 

 

 

 

 

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Un commento su “Quel muro che non serve a nulla”

  1. A me non interessa capire le posizioni di Dolce e Gabbana, ma riconosco loro la possibilità di esprimerla dove e come ritengono opportuno.
    Essendo però io di idee contrarie alle loro, rivendico il diritto di boicottare i loro prodotti e mi aspetto che nessuno metta in discussione tali mie azioni che, oltretutto, non sono offensive per alcuno.

    P.S. – Giusto per sottolineare il ‘se la cantano e se la suonano‘, vorrei specificare, per quelli che pensano male, che sono etero ma non me ne vanto.

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