Raccolta differenziata, il carcere di Cavadonna esempio di “buone pratiche”, giovedì incontro con l’assessore Coppa

Carcere di Cavadonna
Carcere di Cavadonna

SIRACUSA – Nell’ambito delle iniziative delle “Buone pratiche del Comune” l’assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Siracusa, Pietro Coppa, e l’esperto del sindaco per le stesse tematiche, Emma Schembari, incontreranno giovedì 19 marzo, alle 9, nella Casa circondariale di Cavadonna a Siracusa, il direttore della struttura, Angela Lantieri.

Dal mese di giugno del 2010 la Casa circondariale di Siracusa, grazie ad un finanziamento della Cassa delle Ammende, ha avviato un progetto specifico di raccolta di istituto che ha portato ad una riduzione quasi totale dei rifiuti indifferenziati ed al riconoscimento dello sgravio fiscale da parte del Comune.

«Un esempio di buone pratiche – ha dichiarato l’assessore Pietro Coppache intendiamo continuare e cercare di valorizzare ulteriormente. L’incontro di giovedì servirà infatti ad individuare altre ed eventuali azioni condivise tra il Comune e la Casa circondariale».

La Casa circondariale di Cavadonna rappresenta un esempio virtuoso di raccolta differenziata non abbastanza comunicato spesso addirittura sconosciuto. Un’esperienza esemplare nella direzione del lo sviluppo sostenibile in un settore critico quale quello carcerario.

Sviluppare un progetto ambientale è uno strumento importante per migliorare formazione e sensibilizzazione dei detenuti alla tematica ambientale, le prestazione ambientali, risparmiando energie e altre risorse e potenziando le finalità rieducative che le sono proprie. Ma c’è di più coinvolgendo in questo obiettivo tutta la comunità (personale, detenuti e i familiari di entrambi)  il risultato diventa un successo di squadra da comunicare alla società e di cui condividere i benefici.

Innovazione, senso di giustizia e rispetto per il pianeta si uniscono con l’obiettivo di promuovere il reinserimento definitivo nella società lavorativa e civile e in un sistema naturale di cui si  apprezza il valore.

L’invito di giovedì  19 marzo rappresenta un punto di condivisione dei successi con l’Amministrazione comunale che ha fatto della sostenibilità e dello sviluppo sostenibile del  territorio un un obiettivo strategico ma anche un invito a sviluppare nuove azioni dato che si conclude nel 2014 il finanziamento richiesto alla Cassa Ammende.

Il  progetto sulla corretta gestione dei rifiuti presso la Casa Circondariale di Cavadonna ha realizzato un’autosufficenza della raccolta differenziata, della selezione degli imballaggi recuperabili  e per la frazione organica l’avviamento del compostaggio di comunità.

L’iniziativa è stato attivata nel novembre del 2010, realizzato e difeso dalla direzione della struttura carceraria, prima con la dottoressa Angela Gianì, proseguito con l’attuale direttrice, la dottoressa Angela Lantieri  .

Fonte di finanziamento la Cassa delle Ammende, un fondo specifico del Ministero della Giustizia che finanzia programmi di reinserimento in favore di detenuti e internati, programmi di assistenza ai medesimi e alle loro famiglie e progetti di edilizia penitenziaria finalizzati al miglioramento delle condizioni carcerarie.

Gli obiettivi sono la formazione e sensibilizzazione dei detenuti alla tematica ambientale; la  minimizzazione dell’impatto della struttura con la riduzione  della produzione di rifiuti da portare in discarica non ultimo, la diminuzione dei costi attivando le riduzioni della tassa previste dal D. Lgs. n. 152/06 e s.m.i.

Dopo una prima formazione iniziale per tutti i detenuti coinvolti nel progetto, sono stati distribuiti all’interno di ogni cella tre tipi di sacchetti di diversi colori,  sacchetti vengono ritirati ogni mattina dai  detenuti lavoranti che operano in  ogni sezione di appartenenza. I sacchetti sono trasferiti nei cassonetti adibiti alla raccolta della plastica, carta e rifiuto organico, posti all’ingresso del padiglione detentivo.

Questo tipo di raccolta differenziata, denominata “Raccolta Mono-Materiale” (carta e plastica) assicura una purezza merceologica al rifiuto e quindi, minori scarti da avviare allo smaltimento ottenendo in tal modo frazioni differenziate con una elevata purezza possono essere conferite al recupero e riciclo senza ulteriori processi d lavorazione.

Il progetto si è dimostrato altamente qualificante non soltanto per la quantità di persone coinvolte, oltre 800 considerando detenuti e personale di sorveglianza, ma anche sotto il profilo educativo ed esemplare tenuto conto che il pubblico servizio di raccolta che opera nel Comune di Siracusa non è in condizione di raggiungere gli obiettivi di raccolta e recupero previsti dalla normativa Nazionale ed Europea.

Dopo quasi 3 anni sono stati raccolti in modo differenziato  circa 14.000 kg di plastica e circa 28.000 kg di carta e cartone. E’ stato prodotto il compost necessario a concimare il giardino e poi immagazzinato rappresenta un simpatico gadget da regalare in occasioni pubbliche. Nell’ultimo anno sono stati prodotti con i rifiuti organici provenienti dalla cucina e mensa, circa kg 1.000 compost.a di  ottima qualità.

La Casa circondariale di Cavadonna si trova agevolata nell’avvio di questo ambizioso percorso verso un modello di comunità ad impatto “zero”  sia per motivi strutturali che gestionali.

Durante l’ultima programmazione comunitaria 2007-2013 sono stati finanziati ben 2 impianti per il risparmio energetico: un impianto di cogenerazione, finanziamento POI Energie Rinnovabili e Risparmio Energetico – FERS 2007 -2013 Linea di Attività 1.3; e un impianto solare termico, finanziamento POI Energie Rinnovabili e Risparmio Energetico – FERS 2007-2013 Linea di Attività 1.3. La struttura  dispone di 2 pozzi e di un impianto di depurazione.

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