Ebbene, Yanis Varoufakis, ministro delle Finanze della Grecia di Tsipras, non ha mai esposto il dito medio alla Germania. Forse ha pensato di farlo, ma non ha mai alzato quel dito. Jon Böehmermann, comico e presentatore della Tv tedesca, ha confessato di aver manipolato il video.
Ecco, le leggende metropolitane.
Considerato il fatto che un greco, di questi tempi, possa alzare il dito medio alla Germania ci sta, è credibile che anche un ministro possa farlo, ancor più se un tipo giovanile.. La testimonianza è un video, occhi che vedono… ma era taroccato.
Nella sostanza video o meno, il fatto che una “cosa” ci sta, nell’immaginario collettivo si trasforma in “è”.
Per cui, non importa se Giulio Tremonti non abbia mai pronunciato la frase “di cultura non si mangia”, sulla base del suo modus pensandi, potrebbe, quindi, è. Non importa se Giulio Andreotti non abbia mai detto in vita sua “il potere logora chi non c’è l’ha”, una frase così gli può essere attribuita, per cui diventa realtà da tramandare.
Poi c’è anche il gettonato “Elementare, mio caro Watson”. Mai pronunciato da Sherlock Holmes e mai scritto da Arthur Conan Doyle. Oppure quel “Suonala ancora Sam”, non c’è nella copione del film.
Eppure, il sentire popolare le ha assunte come vere.
Ancora, Matteo Renzi non ha mai pronunciato e coniato il temine “rottamazione”, si tratta di una invenzione giornalistica, con la quale si vuol fare emergere che non è capace di trasformare le parole in fatti. Lui, Matteo, ha solo espresso, ai quattro amici “leopaldati” al bar, un’utopia, un desiderio, magari per il futuro, non adesso che è il suo turno.
Per non parlare di tutte quelle bufale sul Puttaniere di Arcore, voci di popolo. Tutto è nato da un malinteso, un video, in cui, parlando con Leonardo Dominici, ex sindaco di Firenze, ebbe a dire “avete un presidente puttaniere”.
Ecco, non c’è da fidarsi neppure delle cose che vediamo con i nostri occhi e sentiamo con le nostre orecchie. Quasi a tutte.
In passato, quando i genitori dicevano ai propri figli “c’è crisi, non c’è una lira”, era una bufala, un imbroglio colossale. Talmente questa frase è entrata come tale nell’immaginario collettivo che a ripeterla oggi, nella versione Euro, non ci crede più nessun figlio.
Eppure, la crisi c’è, si sente e si vede, e sarà sempre più crisi, semmai sono le proporzioni e le prospettive ad ingannare. C’è gente che con 3000 euro al mese tira a campare ed ha difficoltà ad arrivare a fine mese.
Ma si sa, “L’uomo è misura di tutte le crisi”. Frase pronunciata da Protagora duemila e cinquecento anni fa.